sabato 3 ottobre 2009

Nubifragio in Sicilia: 18 morti e 35 dispersi




Nubifragio in Sicilia: 18 morti e 35 dispersi
Napolitano: sicurezza, non opere faraoniche


Frane e valanghe di fango, si scava con le mani. Crolli a Giampilieri e Scaletta Zanclea. Bertolaso: colpa dell'abusivismo. Polemiche: disastro annunciato. Aperta un'inchiesta. Nella zona continua a piovere

Messina (2 ottobre) - E' di 18 morti, 75 feriti, 35 dispersi e 400 sfollati il bilancio del nubifragio che ha provocato frane, valanghe di fango e crolli nel messinese. Scoppiano le polemiche sul dissesto idreologico della zona causato secondo Guido Bertolaso dall'abusivismo e sulla mancanza di interventi dopo il violento nuibifragio che colpì la stessa zona due anni fa. Sul tema interviene il presidente Napolitano: «No alle opere faraoniche, investire sulla sicurezza». Proclamato lo stato d'emergenza e aperta un'inchiesta.



Soccorsi difficili, continua a piovere. I luoghi della strage si chiamano Giampilieri, Santo Stefano
Briga, Scaletta Zanclea, le prime due sono frazioni di Messina
, l'altro paese è un paio di chilometri oltre il confine comunale, tutti lungo la costa jonica. Molte persone sono fuggite via mare aiutate dalla guardia costiera. Due i cadaveri avvistati al largo della costa di Messina. In tutto una sessantina le persone soccorse dai vigili del fuoco. Ma sotto le macerie e il fango restano ancora molte persone. La zona è rimasta isolata per molto tempo e i soccorsi sono stati difficili: in molti casi si è dovuto scavare con le mani. A Giampilieri le strade sono state sbloccate solo in tarda serata. Il sindaco ha detto che gli sfolalti verranno accolti in alberghi. Molino e Altolia, che si trovano sopra Giampilieri, restano invece isolate. E l'allarme non cessa: sono previsti violenti temporali nelle prossime ore.

Napolitano: sicurezza, no opere faraoniche. «O c'è un piano serio che piuttosto che in opere faraoniche investa sulla sicurezza in questo paese o si potranno avere altre sciagure», ha detto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano a proposito delle vittime del maltempo nel messinese. Il presidente si è detto d'accordo («Dice cose sacrosante») con Guido Bertolaso, capo della Protezione civile, quando dice che il «un diffuso dissesto idrogeologico è in gran parte causato da abusivismo». Il parroco di Giampileri, una delle zone più colpite, ha denunciato: «Si è ripetuto quello che era accaduto due anni fa».



Bertolaso: colpa dell'abusivismo. «Eravamo in allerta meteorologica da ieri mattina, più di questo non potevamo fare: o si fa una grande opera di messa in sicurezza di tutto il territorio nazionale o queste tragedie sono destinate a ripetersi» ha aggiunto Bertolaso. «Io non faccio polemiche ma cerco di risolvere i problemi, è però evidente che non può essere la Protezione Civile a risolvere i problemi di dissesto idrogeologico creati dall'abusivismo». «È stato difficile raggiungere i luoghi della tragedia - ha spiegato il sottosegretario - perché erano chiuse l'autostrada, la ferrovia e la strada statale e perché c'erano le strade dissestate tra le due vallate dove si trovano i comuni che sono stati maggiormente colpiti dal nubifragio. Stiamo facendo tutto il possibile per intervenire al più presto».

Le polemiche sui fondi. «Due anni fa c'è stato un fenomeno molto contenuto ma la mancanza di fondi non ha consentito di intervenire» ha detto il sindaco di Messina Giuseppe Buzzanca. Dopo il cataclisma del 2007 erano stati previsti lavori per 11 milioni di euro per mettere in sicurezza la zona. Ma l'unico lavoro realizzato è stato un terrazzamento a monte della via Palombara, dove oggi i danni sono stati limitati. Lunedì prossimo si sarebbe dovuto aprire un cantiere in un altra zona critica della frazione. La somma stanziata per questi interventi è di 900 mila euro.



Estratta viva dalle macerie. La guardia forestale e gli addetti dell'antincendio della Regione siciliana hanno raggiunto a piedi la zona di Altolia (Messina), e hanno estratto dalle macerie una persona ancora viva. Salvata dagli uomini del Soccorso alpino Calabria una donna finita in un fiume a Scaletta Zanclea.

Tra i dispersi anche una mamma e la figlia di 4 anni. Il marito è riuscito a mettersi in salvo perché quando la frana ha travolto la loro abitazione a Giampilieri Superiore era fuori casa insieme al figlio di 7 anni.



Due fratelli sono ancora sotto le macerie di una costruzione in via Puntali, nella frazione di Giampilieri. Questa mattina i ragazzi, di 21 e 23 anni, davano ancora segni di vita. Ma con il passare del tempo è calato il silenzio. L'allarme era stato dato dalla madre dei due ragazzi, la signora Maugeri, che era fuori.

Travolta dal fango mentre era distesa sul divano. E' morta così Agnese Pellegrino, 44 anni, postina, di Napoli, nella sua casa a Briga superiore. Aveva due figli, uno di 13 e uno di 15 anni. Era completamente coperta da fango e calcinacci. L'appartamento è stato schiacciato da una frana lungo la strada che da Briga marina porta alla frazione messinese di Briga superiore. La collina che sovrasta l'abitazione si è «spaccata» ieri alle 21.30. Il marito Santo Pellegrino, 50 anni, addetto alle caldaie dell'ospedale Piemonte e i figli di 14 e 12 sono rimasti illesi.



Sono almeno 75 i feriti ricoverati nei diversi ospedali, lo ha detto Bertolaso. Quindici i ricoverati al Policlinico di Messina per le ferite riportate durante il nubifragio. Due sarebbero in gravi condizioni. Ci sono anche due persone ustionate nello scoppio di una bombola di gas causato dalla frana che ha travolto Scaletta.

Sospesa la circolazione ferroviaria. La circolazione ferroviaria è sospesa da ieri sera fra Messina e Santa Teresa Riva, sulla linea che collega Catania e la Città dello Stretto. La contemporanea chiusura dell'autostrada e della strada statale 114 non consente a Trenitalia di attivare il servizio di autobus sostitutivi per i treni regionali. Per i viaggiatori dei treni a lunga percorrenza il trasferimento viene effettuato con bus tra Catania e Termini Imerese (Palermo). I tecnici di Rete ferroviaria italiana sono al lavoro per liberare la sede ferroviaria dai detriti e ripristinare la circolazione. Ferrovie dello Stato invita la clientela a non mettersi in viaggio se non è strettamente necessario.

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