Nel mirino del Tribunale di Palermo un patrimonio di circa 3 milioni e mezzo dell'imprenditore edile Mario Salvatore Tafuri, di Altofonte. Ne fanno parte anche società e immobili
PALERMO. Il Tribunale di Palermo, su proposta del questore di Palermo, ha sequestrato diverse società edili, immobili e altri beni, riconducibili al"imprenditore edile Mario Salvatore Tafuri, nato ad Altofonte (Pa), 49 anni, indiziato mafioso, favoreggiatore del boss Raccuglia.
A fondamento del sequestro dei beni del valore di circa 3 milioni e mezzo, - dice la polizia - oltre alle risultanze degli accertamenti patrimoniali vi sono gli indizi di appartenza all'associazione mafiosa Cosa Nostra, in quanto Tafuri "avrebbe posto in essere, con ruolo ritenuto organizzativo-direttivo, una condotta atta a soddisfare le necessità di Domenico Raccuglia, esponente di vertice dell'associazione, nel periodo della sua latitanza e fino alla cattura avvenuta nel 2009 nel comune di Calatafimi. In particolare, il suo impegno era diretto a veicolare messaggi tra il latitante ed altri esponenti del sodalizio mafioso, nonché tra lo stesso ed i familiari".
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