In manette anche le mogli dei boss
CASERTA - La squadra mobile di Caserta sta eseguendo undici ordinanze di custodia cautelare in carcere e numerose perquisizioni nei confronti di presunti affiliati al gruppo 'Menditti' del clan camorristico dei Belforte. Tra i destinatari dei provvedimenti figurano anche due donne , mogli dei due capiclan, i fratelli Alessandro e Fabrizio Menditti, che secondo le indagini stavano gestendo una capillare attività estorsiva. Le due donne sono accusate anche di reati in materia di armi e di traffico di stupefacenti, come cocaina e hascisc.
Il clan è attivo nel comprensorio di Caserta, Marcianise (Caserta) e l'intera area metropolitana contigua al capoluogo. Le indagini della polizia, coordinate dalla Procura Antimafia di Napoli, hanno consentito di accertare l'ascesa dei 'Mendittì, favoriti dal progressivo indebolimento del clan Belforte, soprannominati «i mazzacane», decimato dopo l'arresto dei suoi capi storici e dalla scelta di collaborare con la giustizia di alcuni esponenti di spicco dell' organizzazione, protagonista negli anni '90 di una sanguinosa faida con il clan 'Piccolo'.
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