giovedì 22 dicembre 2011

Uccidono spacciatore e chiamano la moglie

«Scendete, vostro marito non si sente bene» L'agguato subito dopo la partita del Napoli

NAPOLI - Regolamento di conti a Scampia. Un pregiudicato, Fabio Cafasso, di 36 anni è stato freddato con due colpi di pistola (il calibro nella serata doveva essere ancora definito) alla nuca. Spacciatore di professione, l’uomo è stato ucciso all'ingresso della sua abitazione , in via Gisleri, subito dopo la villa, in una zona conosciuta come «Cianfa di cavallo». Cafasso è sceso di casa subito dopo la fine della partita Napoli-Genova. E si è trovato di fronte il killer (potrebbero essere anche due) ad attenderlo. Ed erano, questa l’idea che si sarebbero fatti gli inquirenti, persone che la vittima conosceva.


È stato eliminato dal gruppo forse forse per uno sgarro. Vicino agli scissionisti, Cafasso non ha avuto modo di difendersi. Appena ha aperto l’uscio di casa, ha fatto solo pochi passi e poi è stato ucciso.

Cauti gli inquirenti. Cafasso nella zona non era considerato un personaggio di spicco della criminalità organizzata. La modalità scelta per eliminarlo lascia pensare che si sia trattato di una esecuzione di tipo camorristico.

Gli inquirenti non si sbilanciano. Dalle prime informazioni raccolte su Cafasso non emerge una figura di primo piano nell’ambito del gruppo degli scissionisti che controlla le diverse e numerose piazze di spaccio a Scampia. Un uomo sempre dedito allo spaccio di sostanze stupefacenti ma non un capo zona.

Le indagini sono appena avviate. Non ci sono testimoni. Nessuno ha visto nulla, eppure nell’abitazione di Cafasso sembra che ci fossero delle persone. Ma tutto ancora deve essere accertato.

Sul delitto indaga la polizia. Sul posto nella tarda serata di ieri, sono giunti gli agenti della sezione omicidi della Squadra Mobile e del commissariato Scampia guidato da Michele Spina. Il cadavere dell’uomo è stato portato al reparto di medicina legale dove con molta probabilità già oggi verrà effettuata l’autopsia.

«Scendete giù, vostro marito non si sente bene». La moglie di Fabio Cafasso, 36 anni, è stata chiamata al citofono da qualcuno che l'ha avvertita del fatto che l'uomo giaceva senza vita nell'auto, una Smart. La donna è scesa in strada, al lotto 3 di via Ghisleri a Napoli, e ha scoperto che il marito era stato ucciso. Già disposta l'autopsia sul suo corpo.

L'assenza di testimoni oculari rende più difficile il lavoro investigativo per risalire agli autori dell'omicidio di Fabio Cafasso. Qualcuno, non è ancora chiaro chi sia stato, ha citofonato alla moglie che abita nel palazzo sovrastante la strada riferendogli che il marito stava male. Si tratta, dunque, di ricostruire eventuali frequentazioni di Cafasso, che era già noto alle forze dell'ordine.

Non si esclude nessuna pista anche se le modalità dell'esecuzione, con due colpi di pistola alla nuca, sono tipiche della matrice camorristica. L'area di via Ghisleri a Scampia è anche al centro di traffici di stupefacenti e questo è uno dei fronti sui quali sono impegnati gli sforzi delle forze dell'ordine per il contrasto del fenomeno.

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