La polizia ha arrestato oggi il superlatitante Michele Zagaria, considerato il capo storico del clan dei Casalesi.
NAPOLI (Reuters)
Lo conferma il Viminale, secondo cui l'operazione, coordinata dalla Direzione distrettuale Antimafia di Napoli ed eseguita dalla Questura di Napoli e Caserta e dal Servizio Centrale Operativo (Sco) della polizia, "è un grandissimo successo dello Stato".
Alla macchia dal 1995 e inserito nella lista dei trenta latitanti più pericolosi, Zagaria è stato catturato dalla Squadra mobile in una villetta a Casapesenna, suo paese d'origine in provincia di Caserta.
L'operazione ha coinvolto più di 400 uomini delle forze dell'ordine tra Sco, Squadre mobili di Napoli e Caserta e carabinieri.
Il boss, riferiscono fonti investigative, è stato catturato all'interno di un bunker di circa 50 metri quadrati, nascosto da un'intera parete mobile. Non appena le forze dell'ordine hanno fatto irruzione, il superlatitante ha fatto loro i complimenti.
Prima di entrare, le forze dell'ordine hanno tolto la corrente all'abitazione e Zagaria ha immediatamente ammesso la propria identità. L'ingresso nel bunker, riferiscono fonti giudiziarie, è stato però difficoltoso perchè la parete era comandata da un congegno elettronico, per cui i militari hanno dovuto utilizzare delle trivelle per poterla oltrepassare.
Zagaria, 53 anni, deve scontare diverse condanne all'ergastolo per reati vari tra cui associazione mafiosa, omicidio e rapina.
Il boss apparteneva ad una fazione dei Casalesi particolarmente attiva nel campo del cemento, con attività estese anche in varie regioni del Centro e Nord Italia.
"L'arresto di Michele Zagaria è la fine definitiva di un'epoca. Era l'ultimo storico leader dei Casalesi libero. Il clan dei Casalesi, come lo conoscevamo, cessa di esistere con il suo arresto e ora dobbiamo vedere che forma prenderà", ha commentato a caldo a Reuters Raffaele Cantone, consigliere di Cassazione ed ex procuratore di Napoli, paragonando la cattura di Zagaria all'arresto di Bernardo Provenzano per la mafia.
"Non sono sorpreso che l'abbiano trovato nella sua città natale perché i boss sono sempre fortemente legati al loro territorio. La cattura di Zagaria rappresenta per la camorra quello che la cattura di Provenzano ha rappresentato per la mafia siciliana", ha concluso.
Il procuratore capo di Napoli Giandomenico Lepore terrà nel pomeriggio una conferenza stampa, insieme a forze dell'ordine e colleghi della Dda, per fornire ulteriori dettagli sull'arresto.
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