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giovedì 15 dicembre 2011
Traffico di droga dalla Spagna a Bari 20 persone arrestate
BARI – La droga, soprattutto hascisc, veniva ordinata dalle coste a sud della Spagna dove arrivava tramite scafisti provenienti dal nord Africa. A far giungere la sostanza stupefacente, nascosta tra la merce a bordo di tir, ci pensava Pasquale Mazzarella, detto 'linuccio ò chiatt', ex contrabbandiere e capo dell’omonimo clan napoletano, da anni latitante nel Paese iberico. Così la droga arrivava prima a Napoli, gestita da Alfonso Mazzarella, cugino di Pasquale, e da un suo sodale, e poi defluiva in Puglia, in particolare sul fiorente mercato di Bari e provincia.
E' l’ingente traffico internazionale di stupefacenti scoperto, dopo tre anni di indagini, dalla Guardia di finanza di Bari, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia. Stamani un’operazione delle Fiamme gialle ha portato all’arresto di 16 persone, una delle quali ai domiciliari, mentre altre quattro, tra cui Pasquale Mazzarella, sono ricercate.
Gli arresti sono stati eseguiti sulla base di un’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip del tribunale di Bari Giovanni Anglana e richiesta dai pm Isabella Ginefra e Lorenzo Lerario. I destinatari del provvedimento sono accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti e di detenzione illegale di armi, nella fattispecie alcune pistole trovate nell’ottobre 2009 in un deposito al quartiere Madonnella di Bari adibito a laboratorio per confezionare la droga. Trenta invece le persone denunciate nel corso delle indagini, che si sono avvalse non solo di intercettazioni telefoniche ma anche dei tradizionali appostamenti e pedinamenti di persone sospette.
In Puglia il referente per i rapporti con il clan Mazzarella era Michele Mallardi, 36 anni, esponente del clan barese Capriati, il quale fungeva da 'broker' del mercato degli stupefacenti. La droga veniva smerciata sia nel centro di Bari, anche nei pressi di locali pubblici, che in quartieri periferici quali Madonnella e San Pasquale, per finire all’hinterland barese nei comuni di Toritto, Bisceglie e Palo del Colle. Ad affiancare Mallardi era soprattutto Domenico Romita, 58 anni, nullatenente per il fisco, che però aveva la disponibilità di due appartamenti al quartiere Madonnella, di quote societarie di una 'srl' a Orta Nova (Foggia), di due auto e di tre ciclomotori, per un valore complessivo di un milione di euro, che i finanzieri hanno posto sotto sequestro.
Quanto sia fiorente il mercato della droga in territorio di Bari è testimoniato dalle cifre fornite oggi in conferenza stampa dal procuratore della Repubblica di Bari, Antonio Laudati, e dal comandante provinciale della Guardia di Finanza, col.Antonio Quintavalle. Solo nel 2011 i militari dell’Arma hanno sequestrato nel Barese due tonnellate e 300 chilogrammi di sostanze stupefacenti. “Se la domanda di droga non diminuisce - ha commentato amaramente Laudati nonostante il successo odierno - le attività di contrasto e di prevenzione saranno sempre più difficili”.
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