La scoperta nelle campagne di Misilmeri. Si ipotizza che si tratti di una donna e non di Salvatore Unitario, 42 anni, disoccupato, di cui non si hanno più notizie dal 7 ottobre scorso
PALERMO. Sarebbe di una donna e non di un uomo come sembrava in un primo tempo il corpo carbonizzato ritrovato nelle campagne di Misilmeri. La vittima giaceva sul ciglio di una strada trasformata in discarica. È stato un passante a notarla e ad avvertire i carabinieri, a cui non sono
pervenute denunce di donne scomparse. Nonostante il corpo sia stato sfigurato dalle fiamme, il medico legale non avrebbe riscontrato tracce di colpi di arma da fuoco. Da una prima ricognizione emergono i segni del fuoco anche sul terreno attorno al cadavere. Il corpo, secondo i carabinieri del nucleo investigativo, dovrebbe essere stato bruciato sul posto e non dopo essere stato trasportato in contrada Marraffa. Scartata, dunque, l'ipotesi che la vittima possa essere Salvatore Unitario, l'uomo di cui si sono perse le tracce dal 7 ottobre scorso, su cui si erano concentrate le prime ipotesi investigative. I carabinieri hanno raccolto alcun resti della vittima per esaminarli.
I corpi carbonizzati di due uomini, ancora non ufficialmente identificati, sono stati trovati in un'auto bruciata nelle campagne di contrada Serravalle-Tirirò, in territorio di Lentini, nel Siracusano. Secondo gli investigatori i due cadaveri potrebbero essere quelli di due catanesi dei quali si sono perse le tracce da ieri sera, dopo essere usciti da casa per andare a cena con degli amici, e dei quali i familiari hanno denunciato la scomparsa: Domenico Bertolo, di 37 anni, e Gaetano Trovato, di 42 anni. Decisivi saranno gli accertamenti medico-legali.
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