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venerdì 4 dicembre 2009
Spatuzza, attesa per la deposizione
Spatuzza, attesa per la deposizione
Il Procuratore Gatto: troppa enfasi
TORINO
Il paravento bianco è già stato piazzato, nella maxiaula 1, e quattro poliziotti in borghese lo proteggono. Al Palagiustizia di Torino, Gaspare Spatuzza, testimonia al processo d’appello per concorso in associazione mafiosa nei confronti di Marcello dell’Utri. L’aula che in passato ha già ospitato i maxi processi ad Annamaria Franzoni e le udienze ThyssenKrupp ed Eternit è gremita di giornalisti. Dall’alba hanno fatto la fila per passare il metaldetector del Palagiustizia intitolato a Bruno Caccia, vittima della mafia, e sono poi entrati - 20 alla volta - nell’aula sotterranea. Presente un numeroso pubblico: studenti di giurisprudenza, avvocati e semplici curiosi, che hanno rinunciato ad una giornata di lavoro per assistere alla deposizione del pentito. Il tutto è blindato da un imponente dispositivo di sicurezza, con carabinieri e poliziotti in divisa e in borghese. I legali della difesa e i magistrati sono schierati in prima fila, di fronte alla corte che siede sotto la consueta scritta «La legge è uguale per tutti».
«Intorno alla deposizione di Spatuzza ci sono aspettative eccessive: si sta enfantizzando una cosa certamente importante ma che non ha il rilievo eccezionale che le è stato dato e tutto questo toglie serenità». Lo ha detto il Procuratore generale di Palermo Nino Gatto prima dell’inizio dell’udienza del processo d’appello al senatore Marcello Dell’Utri accusato di concorso in associazione mafiosa, in cui deporrà il pentito Gaspare Spatuzza. «Sono tranquillo - ha aggiunto - ho studiato molto». Spatuzza ha fatto dichiarazioni accusatorie ai Pm delle Procure di Firenze, Palermo e Caltanissetta a carico del senatore dell’Utri e del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi che ha definito i referenti di politici di Cosa nostra dopo il ’92.Il senatore Marcello dell’Utri (Pdl) in aula per assistere all’interrogatorio del pentito di mafia Gaspare Spatuzza che debutterà in un pubblico processo. Non è escluso che Dell’Utri, al termine della deposizione del dichiarante, faccia dichiarazioni spontanee.
È cominciato con la richiesta di revoca dell’ammissione della deposizione del pentito Gaspare Spatuzza il processo d’appello a Torino al senatore Marcello Dell’Utri, accusato di concorso in associazione mafiosa. A sorpresa, prima che il collaboratore salisse sul banco dei testi, l’avvocato Alessandro Sammarco ha chiesto ai giudici della seconda sezione della Corte d’appello di revocare l’ordinanza con cui avevano ammesso la testimonianza dell’ex boss. «Quello che sta accadendo in questo processo - ha spiegato - è del tutto anomalo. Il dibattimento era giunto al termine, quando è stato inondato da quintali di documenti relativi a temi diversi da quelli trattati in primo grado». Il legale sta ora illustrando ai giudici i motivi della richiesta di revoca.
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