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venerdì 4 dicembre 2009
Napoli, colpo al clan Bocchetti: 12 fermi
Napoli, colpo al clan Bocchetti: 12 fermi
Indagini legate all'omicidio della Sanità
NAPOLI (4 dicembre) - La squadra mobile della questura di Napoli ha eseguito all'alba un decreto di fermo emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia nei confronti di 12 esponenti di vertice del clan camorristico Bocchetti, attivo nel capoluogo partenopeo.
Le indagini che hanno portato all'emissione del provvedimento da parte della magistratura sono cominciate a seguito del duplice omicidio di Gennaro Sacco e del figlio Carmine, avvenuto il 24 novembre scorso. Secondo quanto è emerso dagli accertamenti della polizia, l'uccisione dei due, decisa nell'ambito dello stesso clan Bocchetti, è maturata nel contesto di una lotta per l'acquisizione del predominio all'interno del gruppo camorristico.
Di tale clan farebbe parte anche Costanzo Apice, il presunto killer del rione Sanità, arrestato con l'accusa di essere l'assassino di Gaetano Bacioterracino, il quale fu ripreso nel video diffuso dalla procura della Repubblica di Napoli che non riusciva ad identificare il killer.
Apice è nipote acquisito di Gennaro Sacco e cugino di Carmine. Le persone arrestate sono accusate di associazione per delinquere di stampo mafioso e traffico di sostanze stupefacenti.
Tra le accuse contestate ai fermati - tutti dei rioni Berlingieri, Secondigliano e San Pietro a Patierno - non vi è quella del duplice omicidio in quanto sull'assassinio dei Sacco sono ancora in corso accertamenti per stabilire con esattezza le eventuali responsabilità dei singoli.
Gli investigatori sono comunque certi che l'uccisione di padre e figlio sia maturata nell'ambito del gruppo delle persone nei confronti delle quali è stato emesso il provvedimento di fermo.
Uno dei fermati è stato bloccato dalla polizia stradale mentre viaggiava a bordo di una potente autovettura. Un altro ha tentato di fuggire con una Smart e per bloccarlo gli agenti hanno dovuto sparare un colpo di pistola in aria a scopo intimidatorio.
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