venerdì 4 dicembre 2009

Sequestro a imprenditore in odor di mafia


Sequestro a imprenditore in odor di mafia

PALERMO - Beni per 12 milioni di euro sono stati sequestrati dagli agenti della Questura di Palermo a Francesco Francofonti, imprenditore edile ritenuto vicino ai boss Salvatore e Sandro Lo Piccolo. Il provvedimento è stato emesso dalla sezione misure di prevenzione del Tribunale di Palermo su proposta del questore Alessandro Marangoni.

Sono state sequestrate società operanti nel settore edile, movimentazione terra, commercializzazione di materiale, recupero e smaltimento rifiuti edili, nonchè numerosi beni immobili e mobili registrati, conti correnti, depositi bancari e polizze assicurative tutti riconducibili.

I beni, secondo gli investigatori, sono riconducibili direttamente o in via mediata a Francofonti, sottoposto a fermo di pg nell'ambito dell'operazione "Cerbero", che ha portato all'arresto di numerosi affiliati alle cosche mafiose di Brancaccio e Porta Nuova.

Per gli investigatori, Francofonti avrebbe intrattenuto contatti diretti con altri esponenti della famiglia mafiosa di Brancaccio, tra i quali Fedele Battaglia, ex reggente del mandamento di Brancaccio, e Santino Puleo.

Inoltre dalle bobine delle intercettazioni ambientali relative al procedimento penale "Gotha", la polizia ha recuperato una serie di colloqui tra i boss Francesco Bonura ed Antonino Rotolo, nel corso dei quali è emerso che Francofonti godeva dell'appoggio anche dei Lo Piccolo. L'imprenditore sarebbe diventato per Cosa nostra un punto di riferimento per penetrare il sistema degli appalti pubblici.

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