mercoledì 16 dicembre 2009

Mafia, camorra e narcos la "Triade" della droga


Mafia, camorra e narcos
la "Triade" della droga


PALERMO - Oltre 400 carabinieri del Comando provinciale di Palermo - con l'aiuto delle unità cinofile e di militari del 12° Battaglione "Sicilia" e l'appoggio di velivolo del 9° Nucleo Elicotteri - hanno condotto una vasta operazione antidroga. Sono 67 i provvedimenti cautelari emessi dal gip di Palermo a carico dei componenti di un'associazione a delinquere, costituita da tre gruppi criminali, finalizzata al traffico ed allo spaccio di sostanze stupefacenti.

L'operazione, denominata "Triade", è l'epilogo di una complessa attività investigativa sviluppata tra il 2008 ed il 2009. Le indagini hanno interessato una vasta area della provincia di Palermo e hanno fatto emergere i contatti tra le bande ed ambienti della camorra napoletana e narcos spagnoli. Dietro il traffico anche Cosa nostra con cui il capo di una delle organizzazioni scoperte aveva stretti legami.

L'inchiesta, che ha potuto contare anche sull'apporto di pentiti di mafia, ha preso il via dall'arresto di un pusher finito in manette a Bagheria (Palermo) nel 2008, trovato in possesso di 400 grammi di cocaina purissima. I carabinieri hanno ricostruito i contatti ed i movimenti dello spacciatore scoprendo tre gruppi criminali che trafficavano in droga.

Le indagini hanno evidenziato l'esistenza di una vera e propria associazione che assicurava il sostegno economico alle famiglie dei soggetti di volta in volta arrestati in flagranza, l'esecuzione di rapine a commercianti locali e istituti di credito per procurare le somme necessarie all'acquisto dello stupefacente e l'attività di reclutamento dei pusher tra gli adolescenti assuntori, alcuni dei quali minorenni.

QUARTIERI PALERMITANI COME FAVELAS. "Alcuni quartieri di Palermo sono diventati come le Favelas brasiliane". Quello lanciato dal procuratore aggiunto, Teresa Principato è un grido di allarme sociale. Il magistrato, commentando gli esiti dell'operazione denominata 'Triade', ha invitato tutti a contribuire a risolvere una questione urgente.

"Il fenomeno del consumo di droga è molto più diffuso di quanto si possa pensare - ha detto - basti pensare che alcuni consumatori segnalati in questa operazione hanno appena 13 anni. Non dobbiamo commettere l'imperdonabile errore di considerare che sia solo una questione di ragazzini".

Al grido di allarme si aggiunge anche la voce del comandante provinciale dei carabinieri di Palermo colonnello Teo Luzi: "Si tratta di consumatori giovani con basso o inesistente grado di scolarizzazione, provenienti da famiglie difficili. Il consumo di droga rappresenta per loro una fuga da realtà difficili. Il suo commercio un trampolino per ottenere in poco tempo facile ricchezza".

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