martedì 10 febbraio 2009

OPERAZIONE SICANIA 2 Operazione antimafia ad Agrigento

Operazione antimafia ad Agrigento arresti dei Carabinieri


SICANIA 2 Operazione antimafia ad Agrigento

SICANIA II BONIFICA DEL TERRITORIO AGRIGENTINO

il Procuratore aggiunto di Palermo con delega della Dda su Agrigento, Sergio Lari, il sostituto della Dda Costantino De Robbio

I Carabinieri della Compagnia di Agrigento, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, stanno compiendo una massiccia operazione contro diverse cosche locali su tutto il territorio nazionale.
Numerosi i provvedimenti restrittivi in corso di esecuzione. Si cercano in particolare, i responsabili e i mandanti di 5 omicidi e due tentati omicidi. Tra i delitti contestati anche l'associazione mafiosa e il porto e la detenzione illegale di armi.
Gli arresti sono stati eseguiti ad Agrigento, Santa Elisabetta e Raffadali, ma anche a Fontanellato (Parma), Palermo, Cuneo, L'Aquila e Benevento.


Gli arrestati, Salvatore Fragapane, 51 anni, di Santa Elisabetta, gia’ capo provincia di Cosa nostra agrigentina, ergastolo definitivo al processo Akragas. Il figlio Stefano Fragapane, 29 anni, in carcere dal 14 luglio del 2002, giorno dell’operazione Cupola. Giuseppe Fanara, 51 anni, di Santa Elisabetta, all’ergastolo dopo le inchieste Akragas e killer anche del maresciallo Guazzelli. Vincenzo Licata, 51 anni, di Grotte, anche lui ergastolano al processo Akragas, cosi’ come Giuseppe Brancato, 49 anni, di Santa Elisabetta, e Giovanni Aquilina, 59 anni, di Grotte. I 6 rispondono di associazione mafiosa, omicidio e tentato omicidio. Poi gli altri 4 indagati: Raffaele Fragapane, 30 anni, nipote di Salvatore, cugino di Stefano e figlio di Francesco, vittima della lupara bianca nel 1977. Raffaele Fragapane e’ stato gestore di un Centro di telefonia cellulare ed avrebbe fornito le schede telefoniche alla famiglia mafiosa di Santa Elisabetta. Di detenzione e traffico di armi rispondono: Roberto Vito D’Alessandro, 39 anni, di Sant’Angelo Muxaro. Alessandro Vella, 30 anni, di Agrigento, e Pasquale Vella, 44 anni, di Raffadali. E’ stata l’operazione Sicania 2, una prosecuzione della Sicania 1 del 10 maggio 2006. Nel mirino dei Carabinieri agrigentini e della Direzione distrettuale antimafia di Palermo il triangolo storico di Cosa nostra agrigentina, Santa Elisabetta, Sant’Angelo Muxaro e Raffadali, verso Racalmuto e Grotte. La Sicania 1 ha smantellato la famiglia dei Fragapane, roccia del mandamento di Casteltermini. Adesso la Sicania 2 ha rivelato mandanti ed esecutori di omicidi e agguati falliti. La lunga scia di sangue ruota intorno a Stefano Fragapane, al potere solo a 20 anni, quando arrestano il padre e muore lo zio Leonardo. Tanti si irritano, pensano che sia troppo giovane, ne approfittano e vorrebbero spodestarlo, Lui, Stefano, e’ piu’ agguerrito che mai. Raccontano che quando cammina con gli amici per le strade di Santa Elisabetta si ferma e perche’ si capisca chi comanda si avvicina a uno e gli ordina: ‘’ a tia, scattaci un timbuluni a iddu ‘’, e quello obbedisce subito. Gli omicidi dunque, sono 5: Filippo Cuffaro e’ un killer di Raffadali. E’ ucciso il 12 novembre del 97. Lui ha paura. Sa’ che e’ nella lista nera dei Fragapane. E’ diffidente. Usano uno stratagemma. Pensate, il pentito Ignazio Gagliardo di Racalmuto e’ l’ esca. Maurizio Di Gati e Giuseppe Fanara dicono a Filippo Cuffaro: ‘’devi uccidere una persona. Vieni con noi che ti facciamo vedere chi e’ ‘’. Da Raffadali a Racalmuto. Entrano in un bar dove Ignazio Gagliardo beve un caffe’. ‘’Filippo Cuffaro, guardalo bene, e’ lui, devi uccidere lui ‘’. Una settimana dopo Giuseppe Fanara e Maurizio Di Gati bussano alla porta di casa di Filippo Cuffaro: ‘’ andiamo ad uccidere quella persona ‘’. Poi invece Di Gati e Fanara uccidono Filippo Cuffaro, caduto nella trappola. Il cadavere della vittima e’ sepolto nel cantiere di Vincenzo Licata, tra Campofranco e Milena, lo stesso dove e’ stato sotterrato Antonio Costanza di Favara. Poi, i fratelli di Sant’Angelo Muxaro Vincenzo e Salvatore Vaccaro Notte, commercianti, uccisi perche’ non si piegano al ricatto di Cosa nostra. Il pentito di Sant’Angelo Muxaro Giuseppe Vaccaro e Stefano Fragapane sono gli esecutori materiali dell’omicidio di Vincenzo Vaccaro Notte, il 3 novembre del 1999.
Ancora Giuseppe Vaccaro, un altro pentito di Sant’Angelo Muxaro, Pietro Mongiovi’, ed Agostino Sacco, capomafia di Sant’Angelo morto nel 2005, sono gli esecutori dell’omicidio di Salvatore Vaccaro Notte, ucciso il 5 febbraio del 2000. Il mandante e’ Stefano Fragapane.
Ancora Stefano Fragapane e’ il mandante dell’omicidio di Salvatore Oreto, ucciso a Raffadali il 27 maggio del 2000 da Giuseppe Vaccaro, Pietro Mongiovi’ e Giuseppe Bruno, 28 anni, il pastore di Sant’Angelo Muxaro ucciso il 9 ottobre del 2003. Stefano Fragapane e’ ancora il mandante dell’omicidio di Giuseppe Alongi, ucciso ad Aragona il 5 dicembre del 99. Gli esecutori materiali sono Roberto Di Gati, fratello di Maurizio, morto suicida in carcere ad Agrigento lo scorso 8 dicembre, e Giovanni Aquilina, di Grotte.
Poi, 2 tentati omicidi. Salvatore Grassonelli, 63 anni, di Porto Empedocle, morto suicida in carcere lo scorso 25 maggio, il 30 aprile del 99 e’ al soggiorno obbligato a Sant’Angelo Muxaro. Salvatore Fragapane ordina l’agguato, poi fallito, al rivale della stidda. Gli esecutori del tentato omicidio sono Gino Di Piazza, morto suicida a Casteltermini, Giuseppe Fanara e Giuseppe Brancato. Stefano Fragapane e’ infine l’esecutore del tentato omicidio di Silvio Cuffaro, bersaglio mancato a Raffadali, il 5 febbraio del 99.

I protagonisti dell’inchiesta Sicania 2. Il colonnello Rodolfo Passaro, il Procuratore aggiunto di Palermo con delega della Dda su Agrigento, Sergio Lari, il sostituto della Dda Costantino De Robbio, ed il maggiore Massimo Cucchini. Le indagini, intercettazioni, pedinamenti, riscontri .

I pentiti, 6. Il primo e’ Ignazio Gagliardo, che parla dal 27 marzo 2006. Giuseppe Vaccaro dal 29 maggio del 2006. Luigi Putrone dal primo agosto 2006. Pietro Mongiovi’ dal 5 ottobre 2006. Maurizio Di Gati dal primo dicembre 2006, ed il fratello Beniamino Di Gati dall’11 dicembre 2006. Per tutti e’ scaduto il termine dei 180 giorni. Altre sorprese all’orizzonte.







BONIFICA DEL TERRITORIO AGRIGENTINO


News: All'alba di oggi, in Santa Elisabetta (Ag), Raffadali (Ag), Fontanellato (PR), Agrigento, Palermo, Cuneo, L'aquila e Benevento i Carabinieri del Comando Provinciale di Agrigento stanno eseguendo dieci ordinanze restrittive emesse sal G.I.P. del Tribunale di Palermo su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia.
Colpite le cosche mafiose operanti in Santa Elisabetta (Ag), Raffadali (Ag), Racalmuto (Ag), Grotte (Ag) e Sant'Angelo Muxaro (Ag) in ordine alla commissione di cinque omicidi, due tentati omicidi, associazione mafiose, porto e detenzione illegale di armi.
Il Procuratore aggiunto della Repubblica di Palermo terrà una conferenza stampa alle ore 11.00 presso il Comando Provinciale Carabinieri di Agrigento.



L’operazione della notte scorsa, Sikania 2, indubbiamente è legata alla Sikania 1 che il 10 maggio 2006 portò in carcere 12 esponenti delle storiche cosche mafiose di Santa Elisabetta e Sant’Angelo Muxaro, tra cui i killer i mandanti dei fratelli Vaccaro Notte. E’ la storia di Vincenzo e Salvatore Vaccaro Notte, due giovani di Sant’Angelo Muxaro, emigrati per anni in Germania, dove svolgono l’attività di pizzaioli, che decidono di ritornare in paese.



Con i soldi accumulati avviano un’attivita’ di pompe funebri. Ma in paese a gestire il “caro estinto” sono altri due fratelli, ritenuti vicini ai Fragapane di Santa Elisabetta. I fratelli Vaccaro Notte vengono “avvicinati” da un imprenditore edile del luogo, Giuseppe Vaccaro, perché venga trovata una soluzione. Ma i Vaccaro Notte ritengono di essere dalla parte della legge e decidono di proseguire nella loro attività. Il 3 novembre del 1999 la risposta della mafia: viene ucciso Vincenzo Vaccaro Notte.

Il fratello Salvatore prende le redini dell’impresa e conduce anche personali indagini per scoprire gli autori dell’uccisione di Vincenzo. Redige anche una sorta di memoriale. Qualcuno capisce e intuisce: il 5 febbraio 2000 anche Salvatore Vaccaro Notte viene assassinato con un colpo di fucile alla testa. Ma c’è un terzo fratello, Angelo Vaccaro Notte, che decide di sfidare i boss non da solo ma rivolgendosi alle forze dell’ordine.

Diventa testimone di giustizia, ottiene protezione per sé e per i propri familiari. Racconta tutto agli inquirenti che a maggio 2006, come detto, fanno scattare la prima operazione Sikania. Vengono piazzate le microscopie in due punti “caldi”: la masseria dei fratelli Stefano e Francesco Fragapane a Santa Elisabetta e la casa di campagna di Pietro Mongiovi’ a Sant’Angelo Muxaro. Dalle registrazioni emerge di tutto: traffico di droga, di armi, poi le coperture a latitanti eccellenti, le gare d’appalto locali, tutte controllate e pilotate, poi ancora le estorsioni a tappeto.

Tra gli arrestati Stefano Fragapane, di Santa Elisabetta, già in carcere per l’operazione Cupola del 14 luglio 2002 quando in un casolare di Santa Margherita Belice i poliziotti interruppero un summit di mafia. Come mandante degli omicidi dei fratelli Vaccaro Notte viene indicato Giuseppe Vaccaro, mentre i killer di Salvatore Vaccaro Notte sarebbero stati Pietro Mongiovi’, Vincenzo Di Raimondo, Giuseppe La Porta e Stefano Iacono.

Subito dopo l’arresto, Giuseppe Vaccaro, diventa collaboratore di giustizia e ammette di essere stato lui a uccidere i fratelli Vincenzo e Salvatore Vaccaro Notte. Diventa collaboratore di giustizia anche Pietro Mongiovì che il 27 aprile scorso si suicida impiccandosi nella sua cella del carcere di Padova.

Giovanni Siracusa


07:29 PM - Thursday 12 July 2007 - commenti {0} - Invia un commento
PLAUSO da MONTALBANO - FRAGAPANI - CUSUMANO - ZAMBUTO - LUMIA - FONTANA - CUFFARO - VIZZINI - ALFANO "OPERAZIONE SICANIA 2"


MAFIA: MONTALBANO (SD), BRILLANTE OPERAZIONE AD AGRIGENTO

(ANSA) - PALERMO, 12 LUG - ''Esprimo il mio apprezzamento ed
il mio plauso ai Carabinieri di Agrigento e alla Dda palermitana
per la brillante operazione, denominata Sicania 2, che questa
mattina ha portato all'arresto di diversi esponenti delle cosche
mafiose dell'agrigentino''. Lo dice il sen. Accursio Montalbano
(SD). ''Grazie all'impegno costante della Dda - aggiunge - e
delle forze dell'ordine e all'apporto dei collaboratori di
giustizia lo Stato in Sicilia continua la sua azione di
contrasto al fenomeno mafioso e alla criminalita' organizzata.
Con l'operazione di questa mattina si porta a compimento il
brillante lavoro iniziato nel maggio dello scorso anno con
l'operazione Sicania I''.(ANSA).


13/07/2007 12:28 - Cronaca - Agrigento

Il Presidente Provinciale di Alleanza Nazionale Avv. Giuseppe Fragapani esprime grande soddisfazione per i risultati dell’operazione antimafia della DDA portata a termine dai Carabinieri del Reparto Operativo di Agrigento e delle Compagnie di Canicattì ed Agrigento, e che ha permesso l’arresto di dieci persone legate alla mafia.
"Il contrasto alla criminalità mafiosa passa anche da questi importanti momenti di repressione che restituiscono fiducia ai cittadini e che danno il senso della presenza dello Stato".

Agrigentoweb NEWS


13 / 07 / 2007 - 8.17.22

CRONACA
Sicania 2. Cusumano: "L'attenzione dello Stato è sempre alta"

Il Senatore Nuccio Cusumano, Presidente della Commissione Agricoltura e Pesca del Senato, si compiace con le forze dell'ordine per la brillante operazione antimafia condotta dai Carabinieri e denominata "Sicania II", che ha inferto un duro colpo alle famiglie che compongono l'organizzazione mafiosa in provincia di Agrigento.

"Un plauso ai Carabinieri del Comando provinciale guidati dal Colonnello Rodolfo Passero - sottolinea il Senatore Cusumano - una conferma dell'impegno con cui tutte le forze dell'ordine della nostra provincia operano in favore della legalità e nella lotta sinergica contro la criminalità organizzata".
"Si tratta dell'ennesima operazione antimafia - ha aggiunto Cusumano - segno che l'attenzione è sempre alta e c'è nelle forze dell'ordine e nella magistratura la consapevolezza di avere gli strumenti necessari per debellare l'illegalità e riportare la serenità tra la popolazione e tra gli imprenditori agrigentini".

Agrigentoweb NEWS
CRONACA
Sicania 2: le reazioni

Numerosi sono gli interventi di congratulazione a favore dei Carabinieri di Agrigento e della Direzione distrettuale antimafia di Palermo in riferimento all’ Operazione Sicania 2. Plaudono il presidente della Provincia Enzo Fontana, il sindaco di Agrigento, Marco Zambuto, ed il presidente della Regione, Cuffaro, che afferma: ‘’ colpire le famiglie mafiose rappresenta il modo migliore per contrastare la malapianta della criminalita’ siciliana. L’ operazione Sicania 2 – sottolinea Cuffaro – e’ la conferma di un lavoro investigativo lungo e costante finalizzato a rendere la Sicilia sempre piu’ libera dalle ramificazioni mafiose che ne rallentano lo sviluppo ‘’. Congratulazioni e soddisfazione esprime anche Confindustria di Agrigento, tramite il presidente Giuseppe Catanzaro, il quale ribadisce che ‘’ solo l’impresa libera da condizionamenti e’ capace di generare occupazione e benessere sociale. Ecco la sfida che interessa le nostre comunita’, che non possono essere condizionate da pochi che non intendono riconoscere le regole dello Stato ‘’ – conclude Catanzaro.

(A.Ruoppolo)

Cronaca - Agrigento
Il presidente della Provincia di Agrigento, Vincenzo Fontana, esprime soddisfazione per i risultati dell'operazione antimafia della Dia portata a termine dai carabinieri e che ha permesso di arrestare dieci persone legate alla mafia. "E' la conferma della presenza dello Stato - dice Fontana - e dell'impegno di investigatori e magistrati per liberare il nostro territorio dalla criminalita'. Considero questo risultato, senza nulla togliere agli altri validissimi magistrati che hanno lavorato all'operazione Sicania II, l'ultimo, prezioso regalo della dottoressa Anna Maria Palma, che prima del suo trasferimento a Roma aveva gia' assestato duri colpi alle famiglie mafiose della nostra provincia. Ovviamente mi congratulo con la dottoressa Palma ma anche con i sostituti procuratori De Robbio e Fulantelli, e ovviamente con il comandante provinciale dei Carabinieri Colonnello Rodolfo Passaro e i comandanti delle compagnie di Canicatti' e Agrigento per lo straordinario risultato ottenuto. L'operazione - conclude Fontana - rende giustizia ad un territorio abitato da persone per bene, che vuole crescere e pretende un futuro migliore per i propri figli, e che trova proprio nella criminalita' organizzata un freno alle proprie ambizioni. Lo sviluppo socio economico non puo' prescindere dall'estirpazione della mafia, che deprime la voglia di crescita del territorio, e dalla piena luce su delitti efferati che screditano un'intera provincia. Ringrazio a nome mio e della Giunta provinciale l'impegno dello Stato, certo che non verranno mai deluse le attese di quanti sperano in un futuro migliore".
Giovanni Siracusa

12/07/2007 18:19 - Cronaca - Agrigento

"Un'importante e brillante operazione che conferma la grande professionalita' e competenza della Direzione distrettuale antimafia di Palermo e dei componenti dell'Arma dei carabinieri del Comando provinciale di Agrigento, che continuano ad infierire duri colpi a Cosa nostra in un territorio duramente segnato da una devastante presenza delle organizzazioni criminali". Cosi' il vicepresidente della Commissione parlamentare Antimafia, il deputato dei Ds Giuseppe Lumia, commenta l'operazione "Sicania 2" che ha colpito le cosche mafiose operanti a Santa Elisabetta, Raffadali, Sant'Angelo Muxaro, Racalmuto e Grotte. "E' chiaro - aggiunge il diessino - che la sola azione repressiva non puo' bastare per liberare le forze sane e produttive di un territorio ricco di potenzialita' e di talenti come quello agrigentino. Occorre, infatti, che anche la politica e tutte le realta' produttive e d'impresa facciano davvero la propria parte".

Giovanni Siracusa

12/07/2007 15:32 - Cronaca - Agrigento

"E' stato inferto un ennesimo e pesante colpo alla mafia con il successo dell'operazione Sicania II, condotta magistralmente dai carabinieri del reparto operativo di Agrigento e delle compagnie di Canicattì e dello stesso capoluogo". Lo afferma il coordinatore regionale di Forza Italia, Angelino Alfano.

"E' un chiaro segno dell'ottimo livello del controllo del territorio - aggiunge - raggiunto anche grazie alla straordinaria professionalità dimostrata dalle Forze dell'ordine - in particolare del comandante provinciale, colonnello Rodolfo Passaro - impegnate in un'incisiva azione di contrasto al fenomeno mafioso e alla criminalità organizzata". Per Alfano: "Il fronte della sicurezza coinvolge noi tutti, nel rispetto delle specificità dei vari ruoli, per il perseguimento di un obiettivo comune: garantire e potenziare i processi di sviluppo economico e sociale della nostra regione".

Giovanni Siracusa

12/07/2007 15:32 - Cronaca - Agrigento

"Ancora una volta la Direzione distrettuale antimafia di Palermo ed i carabinieri di Agrigento compiono una brillante operazione che colpisce duramente le cosche agrigentine". Lo dice il senatore Carlo Vizzini - componente della commissione nazionale antimafia commentando l'operazione "Sicania2". "Mentre cosa nostra - aggiunge - è alla ricerca di nuovi equilibri è importante che vecchi e nuovi mafiosi sappiano che lo Stato non arretra, non si ferma e continua la lotta fino in fondo. La politica dovrà fornire agli inquirenti nuovi strumenti per confiscare con maggior forza e celerità i patrimoni dei mafiosi, garantire un'accorta vigilanza del regime del carcere duro ed assicurare regole di grande trasparenza nella pubblica amministrazione".

12/07/2007 15:31 - Cronaca - Agrigento

"Colpire le famiglie mafiose rappresenta il modo migliore per contrastare la malapianta della criminalita' siciliana". Con queste parole il presidente della Regione Siciliana, Salvatore Cuffaro esprime il suo plauso ai magistrati, ai carabinieri di Agrigento e a tutte le forze dell'ordine che hanno condotto l'operazione "Sicania II", che ha portato nell'Agrigentino, all'arresto di 10 persone. "Il risultato ottenuto da questa operazione - conclude Cuffaro - e' la conferma di un lavoro investigativo lungo e costante finalizzato a rendere la Sicilia sempre piu' libera dalle ramificazioni mafiose che ne rallentano lo sviluppo".

Giovanni Siracusa

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