Sigilli a circa 60.000 metri quadri. Sostanze rinvenute molto superiori al limite di soglia previsto nelle acque sotterranee
NAPOLI - Circa 60.000 metri quadri di un terreno risultato irrigato da pozzi inquinati sono stati sequestrati a Caivano, in località Sanganiello. L'operazione è stata eseguita dal Comando provinciale del Corpo Forestale dello Stato di Napoli e dal Nucleo Investigativo del CFS di Napoli.
Il sequestro è stato disposto d'urgenza dalla Procura della Repubblica di Napoli Sezione Ambiente. In particolare, i sigilli sono stati posti su cinque appezzamenti di terreno coltivati a pomodori e asparagi, dove sono stati rinvenuti pozzi d’irrigazione inquinati. Tetracloroetilene, floruri, solfati, arsenico e manganese: queste le sostanze rinvenute, molto superiori al limite di soglia previsto nelle acque sotterranee.
Le indagini proseguono per capire se la falda acquifera, nella sua interezza, superficiale e profonda, sia inquinata e di cosa e con quale origine. Inoltre le indagini proseguono per comprendere la filiera di commercializzazione dei prodotti agricoli. Nei prossimi giorni un campione di pomodori e di asparagi verrà raccolto e sottoposto ad indagini tossicologiche. I proprietari, soggetti fisici e giuridici, dell’area in questione sono della zona. Cinque denunciati a piede libero per inquinamento delle acque.
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