PALERMO. Il gip di Palermo, Piergiorgio Morosini, ha respinto la richiesta di archiviazione dell'indagine per concorso esterno in associazione mafiosa a carico del capogruppo del Pdl al Senato, Renato Schifani, fatta dalla procura. Il giudice ha ordinato ai pm di fare nuove indagini.
Con un provvedimento di dieci pagine il giudice ha motivato l'esigenza di ulteriori approfondimenti investigativi e ha stabilito in 120 giorni il termine entro il quale i pm dovranno compierli. Morosini ha sostenuto che, tra l'altro, e' necessario approfondire l'inchiesta sui presunti rapporti tra il senatore e gli uomini del mandamento mafioso di Brancaccio e ha indicato sette pentiti da interrogare.
Con un provvedimento di dieci pagine il giudice ha motivato l'esigenza di ulteriori approfondimenti investigativi e ha stabilito in 120 giorni il termine entro il quale i pm dovranno compierli. Morosini ha sostenuto che, tra l'altro, e' necessario approfondire l'inchiesta sui presunti rapporti tra il senatore e gli uomini del mandamento mafioso di Brancaccio e ha indicato sette pentiti da interrogare.
SCHIFANI: SARÀ CONFERMATA MIA ESTRANEITÀ. "Gli approfondimenti istruttori disposti dal Gip non potranno che confermare la mia totale estraneità a rapporti collusivi con esponenti mafiosi": lo afferma il capogruppo del Pdl al Senato, Renato Schifani, commentando quanto disposto dal gip di Palermo.
"Dopo tre anni di indagini sulla mia persona - sostiene - mi sarei aspettato che il Gip avesse accolto la motivata richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura di Palermo e ribadita in udienza. Tuttavia, come ho già dichiarato, gli approfondimenti istruttori disposti dal Gip non potranno che confermare la mia totale estraneità a rapporti collusivi con esponenti mafiosi".
"Del resto, i collaboratori di giustizia indicati dal Gip nella sua ordinanza di integrazione di indagine, nel corso di tutti questi lunghissimi anni, hanno reso numerosi interrogatori e sottoscritto protocolli di collaborazione nei quali non hanno mai fatto riferimenti alla mia persona", conclude.
"Dopo tre anni di indagini sulla mia persona - sostiene - mi sarei aspettato che il Gip avesse accolto la motivata richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura di Palermo e ribadita in udienza. Tuttavia, come ho già dichiarato, gli approfondimenti istruttori disposti dal Gip non potranno che confermare la mia totale estraneità a rapporti collusivi con esponenti mafiosi".
"Del resto, i collaboratori di giustizia indicati dal Gip nella sua ordinanza di integrazione di indagine, nel corso di tutti questi lunghissimi anni, hanno reso numerosi interrogatori e sottoscritto protocolli di collaborazione nei quali non hanno mai fatto riferimenti alla mia persona", conclude.
BERLUSCONI: "SICURO DELLA SUA ESTRANEITA'" - «Sono sicuro che sarà accertata la sua totale e incontrovertibile estraneità a qualsiasi accusa». Così Silvio Berlusconi, leader del Pdl, sulla decisione assunta dal gip di Palermo
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