Inflitti 246 anni di reclusione
Il processo con rito abbreviato è scaturito da una complessa operazione antidroga, coordinata inizialmente dalla Procura di Roma e poi passata per competenza alla DDA di Reggio Calabria, che a novembre del 2012 aveva portato all’emissione di 30 misure cautelari e al sequestro di 2,6 tonnellate di cocaina
REGGIO CALABRIA - Diciassette condanne – da un massimo di 20 anni a un minimo di 10 anni, per un totale di 246 anni di reclusione - sono state inflitte dal gup di Reggio Calabria, Adriana Trapani, nel processo "Meta 2010", celebrato in abbreviato e scaturito da una complessa operazione antidroga, coordinata inizialmente dalla Procura di Roma e poi passata per competenza alla DDA di Reggio Calabria, che il 9 novembre del 2012 aveva portato all’emissione di 30 misure cautelari e al sequestro di 2,6 tonnellate di cocaina.
Queste le condanne inflitte dal gup: Alessandro Alloni, 14 anni di reclusione e 200mila euro di multa; Nicola Certo, 10 anni di reclusione; Antonio Della Rocca, 15 anni di reclusione e 200mila euro di multa; Antonio Franzè, 18 anni di reclusione e 260mila euro di multa; Giuseppe Galati, 10 anni di reclusione; Giorgio Galiano, 16 anni di reclusione e 200mila euro di multa; Francesco Grillo, 10 anni di reclusione; Giovanni Mancini, 18 anni di reclusione e 260mila euro di multa; Filippo Paolì, 15 anni di reclusione e 200mila euro di multa; Salvatore Pirrò, 14 anni di reclusione e 200mila euro di multa; Tommaso Pirrò, 14 anni di reclusione e 200mila euro di multa; Alessandro Pugliese, 16 anni di reclusione e 200mila euro di multa; Giuseppe Pugliese, 18 anni di reclusione; Vincenzo Pugliese, 18 anni di reclusione; Fabrizio Sansone, 10 anni di reclusione; Giuseppe Topia, 20 anni di reclusione e 320mila euro di multa; Iyad Waked El Ghandour, 10 anni di reclusione. Sei le assoluzioni decise dal magistrato: Alessandro Alloni, Maria Isabel Espinoza Hurtado, Salvatore Pirrò e Tommaso Pirrò da un capo di imputazione; Giuseppe Topia da un capo di imputazione per non aver commesso il fatto, Antonio Portone perchè il fatto non costituisce reato.
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