SCIACCA. I carabinieri hanno eseguito quattro ordinanze di custodia cautelare, emesse dal gip su richiesta della Procura di Sciacca, nei confronti di altrettanti appartenenti ad un'organizzazione dedita allo sfruttamento sessuale di giovani straniere. A capo del clan, Giovanni Melluso detto 'Gianni il bello', già sorvegliato speciale di pubblica sicurezza fino al 2011, fra gli accusatori del presentatore televisivo Enzo Tortora, arrestato nel 1983 per reati in materia di stupefacenti e per l'ipotizzata appartenenza alla "Nuova Camorra Organizzata" di Raffaele Cutolo. Accuse che si rivelarono poi, infondate, con la conseguente assoluzione dell'imputato. L'operazione antiprostituzione è stata denominata, simbolicamente, "Portobello". I miliari dell'Arma di Sciacca e quelli del reparto operativo di Agrigento hanno eseguito anche delle misure di sequestro per un club privé e per due appartamenti a Menfi (Agrigento) dove l'associazione avrebbe fatto prostituire donne straniere.
L'inchiesta antiprostituzione è stata avviata nell'aprile scorso. Durante questo breve lasso di tempo, i carabinieri hanno accertato che Melluso, in associazione con altri cinque indagati (tre di essi sono gli altri destinatari di misura cautelare e fra questi vi sarebbe anche la compagna del Melluso) aveva organizzato, in un immobile in contrada San Marco, a Sciacca, una casa di prostituzione in un 'club privato', ufficialmente non riconducibile a lui. Nel locale sarebbero state ospitate prostitute straniere, del circuito 'escort in tour', e trans.
L'organizzazione chiedeva alle giovani straniere un anticipo minimo di 420 euro per una settimana di 'affitto' di una stanza. Il gruppo reclutava le prostitute anche tramite annunci su quotidiani o siti internet e, a seguito dell'accordo, invitate a raggiungere Sciacca o Menfi dove l'associazione aveva nella disponibilità altri due appartamenti. I carabinieri hanno appurato che ogni giovane straniera riuscisse ad incassare fino a 1.000 euro al giorno. Il club privé sequestrato è l"Happy night - Disco Pub' di contrada San Marco.
L'inchiesta antiprostituzione è stata avviata nell'aprile scorso. Durante questo breve lasso di tempo, i carabinieri hanno accertato che Melluso, in associazione con altri cinque indagati (tre di essi sono gli altri destinatari di misura cautelare e fra questi vi sarebbe anche la compagna del Melluso) aveva organizzato, in un immobile in contrada San Marco, a Sciacca, una casa di prostituzione in un 'club privato', ufficialmente non riconducibile a lui. Nel locale sarebbero state ospitate prostitute straniere, del circuito 'escort in tour', e trans.
L'organizzazione chiedeva alle giovani straniere un anticipo minimo di 420 euro per una settimana di 'affitto' di una stanza. Il gruppo reclutava le prostitute anche tramite annunci su quotidiani o siti internet e, a seguito dell'accordo, invitate a raggiungere Sciacca o Menfi dove l'associazione aveva nella disponibilità altri due appartamenti. I carabinieri hanno appurato che ogni giovane straniera riuscisse ad incassare fino a 1.000 euro al giorno. Il club privé sequestrato è l"Happy night - Disco Pub' di contrada San Marco.
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