L'inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto Ignazio De Francisci e dal pm Francesca Mazzocco, è a carico di ignoti. Ieri a Corleone sono stati celebrati i funerali solenni del sindacalista, rapito nel 1948 e poi ucciso, alla presenza del capo dello Stato Napolitano
PALERMO. La procura di Palermo ha riaperto le indagini sul rapimento e omicidio del sindacalista di Corleone Placido Rizzotto. L'inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto Ignazio De Francisci e dal pm Francesca Mazzocco, è a carico di ignoti. Rizzotto, ex partigiano, socialista e segretario della Camera del lavoro di Corleone, venne rapito dalla mafia la sera del 10 marzo 1948 massacrato di botte e buttato in una foiba. Nel 2009 i suoi resti sono stati riconosciuti solo pochi mesi fa, grazie al confronto effettuato dalla polizia scientifica col dna del padre, il cui cadavere è stato riesumato. È stato accertato che le ossa ritrovate erano sue. Ieri a Corleone sono stati celebrati i funerali solenni di Rizzotto alla presenza del capo dello Stato.
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