Blitz a Palermo, le accuse vanno dall'importazione e traffico sul territorio nazionale alla detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, in particolare cocaina e hashish
PALERMO. Un'organizzazione di narcotrafficanti che operava tra il Messico e l'Italia e riforniva di cocaina il mercato nazionale è stata smantellata dalla polizia, che ha operato in stretto raccordo con la Dea americana, lo speciale dipartimento antidroga Usa.
Sono complessivamente 34 le persone arrestate dalla sezione Antidroga della Squadra Mobile di Palermo, in collaborazione con la Direzione centrale servizi antidroga e la Direzione centrale anticrimine della Polizia di Stato. I provvedimenti sono stati emessi dal Gip su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia.
Le accuse vanno dall'importazione e traffico sul territorio nazionale alla detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, in particolare cocaina e hashish.
L'indagine, denominata in codice operazione "Monterrey" dal nome della località messicana, è stata avviata circa tre anni fa. Gli investigatori hanno raccolto numerosi elementi di prova a carico di cittadini italiani residenti in Messico ed in contatto con gruppi di 'narcos' locali. L'operazione, che ha portato anche al sequestro di ingenti quantitativi di droga, ha consentito la disarticolazione dell'organizzazione criminale che aveva anche un altro canale di approvvigionamento tramite corrieri dell'Europa dell'est.
Sono complessivamente 34 le persone arrestate dalla sezione Antidroga della Squadra Mobile di Palermo, in collaborazione con la Direzione centrale servizi antidroga e la Direzione centrale anticrimine della Polizia di Stato. I provvedimenti sono stati emessi dal Gip su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia.
Le accuse vanno dall'importazione e traffico sul territorio nazionale alla detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, in particolare cocaina e hashish.
L'indagine, denominata in codice operazione "Monterrey" dal nome della località messicana, è stata avviata circa tre anni fa. Gli investigatori hanno raccolto numerosi elementi di prova a carico di cittadini italiani residenti in Messico ed in contatto con gruppi di 'narcos' locali. L'operazione, che ha portato anche al sequestro di ingenti quantitativi di droga, ha consentito la disarticolazione dell'organizzazione criminale che aveva anche un altro canale di approvvigionamento tramite corrieri dell'Europa dell'est.
Nel corso dell'operazione antidroga "Monterrey", che ha portato all'arresto di 34 persone accusate di avere gestito un traffico internazionale di droga tra il Messico e l'Italia, la polizia ha sequestrato anche cinque quintali di cocaina e cinque quintali di hashish.
L'ingente quantitativo di stupefacente era nascosto all'interno di un grande forno per la cottura della ceramica che era stato spedito in Italia. Il singolare nascondiglio è stato scoperto dagli investigatori grazie a una segnalazione degli agenti della Dea, l'agenzia antidroga americana, che ha consentito di intercettare il forno imbottito di droga in provincia di Terni.
Il valore al dettaglio della droga sequestrata ammonta a diverse decine di milioni di euro: la cocaina proveniente dal Messico ha infatti un principio attivo dell'84%, dunque molto elevato, e avrebbe consentito di essere 'tagliata' moltiplicando il quantitativo di sostanza stupefacente.
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