martedì 8 novembre 2011

Spaccio nell'Agrigentino, blitz con 19 arresti

Operazione della guardia di finanza per un vasto giro di cocaina e eroina tra Licata, Campobello di Licata, Ravanusa e Camastra, e anche la morte per overdose di uno dei clienti di uno degli spacciatori indagati
AGRIGENTO. Una banda di presunti spacciatori che operava secondo le indagini in diversi paesi nell'Agrigentino è stata sgominata da un'operazione della guardia di finanza coordinata dal procuratore capo di Agrigento, Renato Di Natale.

Investigatori delle Fiamme gialle di Licata e Agrigento hanno arrestato 17 persone, eseguito provvedimenti cautelari ai 'domiciliari' nei confronti di due indagati e notificato l'obbligo di dimora a altri due. I provvedimenti restrittivi sono stati emessi dal Gip.

Al centro dell'inchiesta un vasto 'giro' di cocaina e eroina tra Licata, Campobello di Licata, Ravanusa e Camastra, e anche la morte per overdose di eroina di uno dei clienti di uno degli spacciatori indagati.

Le indagini della guardia di finanza hanno permesso di risalire anche ai canali di rifornimento degli spacciatori, scoprendo che erano gli stessi 'fornitori' a portare a domicilio la droga.

Gli accertamenti della guardia di finanza sono stati autorizzati dal sostituto Andrea Bianchi, del dipartimento reati in materia di stupefacenti della Procura di Agrigento, coordinato dall'aggiunto Ignazio Fonzo.

Droga nell'Agrigentino, i nomi dei coinvolti
 
AGRIGENTO. Si rifornivano di eroina e cocaina a Palermo e a Caltanissetta e spacciavano in diversi

paesi dell'Agrigentino. Diciassette le persone finite in carcere, due, invece, sono stati posti agli arresti domiciliari e a due è stato imposto l'obbligo di dimora.

Le ordinanze di custodia cautelare in carcere, richieste dal sostituto procuratore del tribunale di Agrigento Andrea Bianchi, sono state firmate dal gip nei confronti di GIUSEPPE INCORVAIA, 39 anni, di Licata; GACINO GENOVA, 44 anni, di Delia (Cl); LEONARDO CELLURA, detto "Alduccio", 40 anni, di Licata; ROSARIO MAURIZIO FERRERA, 30 anni, di Canicattì; CALOGERO MESSINA, 29 anni, di Canicattì; PIERO SAITTA, 28 anni, di Palermo; SALVATORE LO CURTO, 34 anni, di Campobello di Licata; BRUNO FALZONE, 40 anni, di Canicattì; CALOGERO CAVALCANTI, 42 anni, di Ravanusa; ORAZIO ROSARIO CAVALLARO, 54 anni, di Ravanusa; ANGELO CIOTTA CONO, 25 anni, di Ravanusa; MAURIZIO BRANCATO, 36 anni, di Campobello di Licata; SALVATORE TURCO, 26 anni, di Campobello di Licata; GIUSEPPE MELLUZZA, 24 anni, di Campobello di Licata; GIUSEPPE SAITTA, 57 anni, di Palermo; ANGELO PRATO, 33 anni, di Camastra; e GIUSEPPE BRUNCO, 28 anni, di Camastra.
Gli arresti domiciliari sono stati previsti per GIUSEPPE CUSUMANO, detto "Peppe u longu", 28 anni, di Licata e MOHAMED HATAN, marocchino di 39 anni residente a Licata. L'obbligo di dimora è stato, infine, firmato per ANGELO CIOTTA CONO, 20 anni, di Ravanusa e GIOACCHINO MONTESANTO, 30 anni, di Sommatino (Cl).

Le indagini hanno accertato che gli indagati sarebbero stati soliti trafficare, in modo continuativo, droghe "pesanti" che hanno portato alla morte, per overdose di eroina, uno degli assuntori.

Nessun commento:

Posta un commento