giovedì 24 novembre 2011

Casalesi imponevano racket nel Lazio

Otto arresti e sequestri di beni in manette anche i nipoti di Bardellino


LATINA - Un'organizzazione criminale legata al clan dei Casalesi e responsabile di racket ed estorsioni nel basso Lazio è stata sgominata dagli uomini del nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza , nucleo polizia tributaria di Roma e dai poliziotti della Questura di Latina. Le forze di polizia stanno eseguendo diversi arresti e provvedendo al sequestro di diversi beni in mano al clan, tra cui un ristorante di Ponza, uno yacht e diverse società.


Sono 8 gli arresti per associazione a delinquere di tipo mafioso nei confronti del gruppo camorristico, diretta espressione del clan dei casalesi, frangia Schiavone, e facente capo alla nota famiglia Bardellino, originaria di San Cipriano d'Aversa (Caserta) e da anni insediata nel Comune di Formia (Latina). Nella rete degli investigatori sono caduti, a quanto si apprende, nomi eccellenti della camorra casalese tra cui Angelo e Calisto Bardellino, nipoti dello storico boss dei casalesi Antonio Bardellino ucciso in Brasile nel 1988, e figli di Ernesto, già sindaco di San Cipriano d'Aversa. Il valore complessivo dei beni sottoposti a sequestro è stimato in circa 8.500.000 di euro. Tra i beni in mano al clan anche un ristorante sull'isola di Ponza, uno yacht e svariate società.

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