giovedì 24 novembre 2011

Lotta alla mafia, spunta una tigre tra i beni confiscati dalle forze dell'ordine

Lecce, l'animale apparteneva al boss Lucio Vetrugno, detto "Lucio della tigre"

La Direzione Investigativa Antimafia di Lecce ha effettuato una nuova confisca ai danni degli eredi del boss Lucio Vetrugno, ucciso con un colpo di pistola il 22 dicembre dello scorso anno. Tra i beni recuperati nell'operazione spicca una tigre di circa 16 anni, trovata in una delle masserie poste sotto sequestro. Vetrugno era appunto noto negli ambienti mafiosi col soprannome di "Lucio della tigre".


L'uomo, di 55 anni, già condannato per associazione di tipo mafioso, era uno dei soggetti di spicco del clan "Tornese", attivo nella zona di Monteroni e aree limitrofe. Il provvedimento di confisca, che segue quello di sequestro anticipato già notificato lo scorso febbraio, è stato emesso dalla Prima Sezione Penale del Tribunale di Lecce a seguito della proposta del Procuratore della Repubblica Cataldo Motta come risultato delle indagini svolte dalla Sezione Operativa locale della Dia.

L'ammontare dei beni recuperati dagli agenti è pari a 1,5 mln. di euro. Oltre alla tigre, sono stati confiscati due bar-discoteca, due sale giochi, due abitazioni, due masserie, quattro ettari di terreno e 300 capi di bestiame. Gli accertamenti patrimoniali avevano evidenziato una sproporzione fra gli esigui redditi dichiarati dal boss e l'ingente patrimonio invece riconducibile alla famiglia.

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