venerdì 11 novembre 2011

Maxi operazione antidroga sgominata rete di spaccio che operava a Potenza


POTENZA – La cessione di marijuana ad un giocatore della nazionale serba di pallacanestro, che nella stagione 2002-2003 giocava nella Virtus Bologna, nella Serie A italiana di basket, è uno degli episodi documentati nell’inchiesta cominciata a Potenza che stamani, all’alba, ha portato la Polizia ad eseguire una trentina di provvedimenti cautelari in diverse regioni italiane e a sgominare una banda dedita al traffico e allo spaccio della droga. La droga fu ceduta al giocatore di basket da uno degli indagati nell’inchiesta, all’epoca dei fatti studente all’università di Bologna. L’operazione è stata denominata “Baden-Powell”, in riferimento a Robert Baden-Powell, fondatore del movimento scout nel 1907, al quale è intitolato un parco di Potenza utilizzato come base per lo spaccio.


Nel parco è avvenuto un episodio di assunzione di droga davanti ad un minorenne, ripreso dalla Polizia e definito “inquietante” dagli stessi investigatori della sezione antidroga della squadra mobile. Durante le indagini, fra il settembre del 2009 e il dicembre 2010, la Polizia ha sequestrato cocaina, eroina, hascisc e metadone. Gli agenti hanno anche fatto luce su furti di rame e all’interno di cassette per le offerte in alcune chiese e sulle modalità di trasporto (nelle parti intime) della droga, generalmente acquistata nel rione napoletano di Scampia.

Durante un incontro con i giornalisti, a Potenza, per illustrare alcuni aspetti dell’inchiesta, è stato precisato che uno degli indagati parlava della cessione della droga al giocatore di basket della Virtus Bologna mentre era al telefono, in una conversazione intercettata dagli investigatori. L’indagato si vanta di aver dato la droga al cestista ma non è chiaro se l’abbia data a lui direttamente o ad un suo collaboratore.

La Polizia ha eseguito nove ordinanze di custodia cautelare in carcere e undici agli arresti domiciliari, per lo più in comunità di recupero situate in varie regioni. Sei degli arrestati sono accusati di associazione per delinquere finalizzata allo spaccio di droga. Per altri dieci indagati il gip di Potenza ha ordinato l’obbligo di firma. In totale, gli indagati sono 49. Le sostanze venivano acquistate a Napoli durante viaggi da Potenza: anche più viaggi al giorno. La droga era in capsule che alcuni indagati ingerivano: le dosi venivano poi vendute a Potenza (per lo più a 30 euro ciascuna), nel parco Baden-Powell, nel popoloso rione del “Serpentone” e in piazza 18 agosto, una delle piazze centrali della città.

C'è anche un giovane militare di stanza a Venzone (Udine), G.S., 22 anni, originario di Potenza, tra i 32 indagati dalla Direzione distrettuale antimafia del capoluogo lucano.

Al militare vengono contestati alcuni episodi di cessione di stupefacenti, eroina, cocaina e hascisc, avvenuti tra fine novembre 2009 e luglio 2010. Il Commissariato di Polizia di Tolmezzo (Udine) gli ha notificato il provvedimento cautelare dell’obbligo di firma. Dovrà presentarsi quotidianamente ai Carabinieri di Venzone.

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