giovedì 10 novembre 2011

Il 27enne ucciso per difendere la fidanzata Fermati 2 pregiudicati

Alibi inattendibili «Raggio di sole dopo buio di questi giorni»

NAPOLI - I carabinieri hanno fermato due giovani sospettati in relazione all'omicidio del veterinario 27enne, Carlo Cannavacciuolo, avvenuto in un tentativo di rapina nella notte tra venerdì 4 e sabato 5 novembre a Santa Maria la Carità, nel Napoletano. La posizione dei due fermati è al vaglio degli investigatori.


I due fermati per l'omicidio di Carlo Cannavacciuolo sono Ciro Afeltra, di 29 anni, e Violanto Petrucci, di 26, con precedenti di polizia per reati contro il patrimonio e spaccio di droga.

Hanno fornito un alibi ritenuto inattendibile e si sono più volte contraddetti tra di loro; in particolare hanno affermato di avere trascorso la serata di venerd con due amiche girando in auto tra Pompei e Scafati; le due giovani, che sono sorelle, hanno però smentito la circostanza.

Perquisendo la camera da letto di Petrucci, inoltre, i carabinieri del gruppo di Torre Annunziata, con il capitano Alessandro Amadei, hanno trovato una confezione di guanti di lattice, usati per non lasciare impronte digitali durante le rapine. Afeltra e Petrucci stanno per lasciare la caserma dei carabinieri, diretti al carcere di Poggioreale.

I due, accusati di aver ucciso il veterinario, sono di Pimonte, in provincia di Napoli.
Più di duemila persone hanno partecipato martedì scorso a Santa Maria la Carità ai ai funerali di Carlo Cannavacciuolo.

«L'arresto dei killer di Carlo è finalmente un raggio di sole dopo il tanto buio di questi giorni». Così il presidente del Consiglio di Ateneo degli studenti della Federico II, Francesco Testa, e il responsabile regionale della Confederazione degli studenti, Marcello Framondi, commentano il fermo.

«Ci auguriamo che l'arresto dei presunti assassini sia stato dovuto anche alla collaborazione dei cittadini con le forze dell'ordine. Noi ci auguriamo che questa tragedia abbia rotto il muro di omertà che spesso caratterizza i nostri territori che sono, mai come oggi, sotto assedio della camorra e criminalità», aggiungono Testa e Framondi.

«Non possiamo che essere contenti di questi arresti», dichiara il commissario regionale campano dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli. «Se queste persone di Pimonte sono gli assassini ci aspettiamo una pena esemplare. Si sono comportati come bestie senza cuore e meritano di pagare per sempre per quello che hanno fatto. Questa volta la giustizia può ridare speranza ad una provincia sotto attacco della criminalità. Ringraziamo pubblicamente i Carabinieri e tutte le forze dell'ordine per il lavoro svolto e per la rapidità di azione», conclude Borrelli.

Nessun commento:

Posta un commento