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sabato 4 luglio 2009
Napoli, sciolto per camorra il Comune di Castello di Cisterna
Sant'Angelo Muxaro 1999 visto da vicino
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Sant'Angelo Muxaro 1999 visto dall'alto
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Napoli, sciolto per camorra
il Comune di Castello di Cisterna
ROMA (3 luglio) - Il Consiglio dei ministri ha deciso di sciogliere il consiglio comunale di Castello di Cisterna (Napoli) nel quale sono state accertate forme di condizionamento da parte della criminalità organizzata. È quanto si legge nella nota di palazzo Chigi trasmessa al termine del Cdm.
Un provvedimento si matrice politica che serve a «screditare l'amministrazione»: è questo il commento del vicesindaco di Castello di Cisterna (Napoli), Clemente Sorrentino, dopo la notizia dello scioglimento deciso dal Consiglio dei ministri per infiltrazioni camorristiche. «Aspettiamo che arrivi il decreto con le motivazioni dello scioglimento, e poi decideremo il da farsi», ha detto.
Lo scioglimento arriva a quasi un anno dalla relazione della commissione d'accesso, che si era insediata al Comune nel 2006, ed aveva terminato il proprio lavoro solo a fine 2008. Secondo quanto si è appreso, tra le motivazioni che hanno portato allo scioglimento, ci sarebbero presunte connivenze - per vicende amministrative e interessi di natura edilizia - tra alcuni esponenti della maggioranza e i parenti di due boss della malavita locale.
Per Sorrentino il provvedimento è frutto di «azioni politiche tese a screditare l'amministrazione (sindaco e vicesindaco sono stati eletti con una lista civica di area centrosinistra ndr). «Una volta lette le motivazioni del decreto - ha concluso - agiremo di conseguenza, anche con ricorsi e, se necessario, azioni legali con richieste di risarcimenti danni».
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