domenica 19 luglio 2009

Mafia/ Lari: Borsellino ucciso perchè sapeva della trattativa -rpt


Mafia/ Lari: Borsellino ucciso perchè sapeva della trattativa -rpt

Paolo Borsellino potrebbe avere segnato sulla sua 'agenda rossa', che stava nella sua borsa ma che non fu mai ritrovata, "notizie da lui apprese in ordine allo svolgimento di una trattativa tra lo Stato e Cosa nostra" e quindi il furto di questa agenda potrebbe essere stato "ispirato o organizzato da un terzo livello, un servizio segreto deviato, un qualcuno che temeva che su quell'agenda ci potessero essere delle annotazioni fatte da Borsellino pericolose per loro". Lo ha detto il procuratore di Caltanissetta Sergio Lari al Gr1 della Rai: la procura ha aperto un nuovo filone di indagini sulle stragi di mafia. Lari, sottolineando che la strage di Via d'Amelio, compiuta il 19 luglio del 1992, è stata "anticipata rispetto ai tempi che erano stati programmati da Cosa nostra", spiega che un'ipotesi concreta sulla quale si lavora da parte degli investigatori "è che in qualche modo o Borsellino fosse venuto a conoscenza della trattativa e si fosse messo di traverso, e per questo fu ucciso, oppure che la trattativa si era arenata. Allora Totò Riina ha deciso di accelerare sull'esecuzione di questa strage allo scopo di costringere lo stato a venire a patti. Quindi - conclude Lari - lentamente emergono possibili se non addirittura probabili rapporti tra Cosa nostra e settore deviati dello Stato". Domani ricorre il 17esimo anniversario della morte di Paolo Borsellino, fatto saltare in aria insieme a cinque agenti della sua scorta, Emanuela Loi, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina, nei pressi dell'abitazione della madre, cui il giudice stava andando a fare visita.

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