martedì 14 luglio 2009

Caserta, sequestrato il tesoro dei boss Casalesi: 50 milioni tra case e società


Caserta, sequestrato il tesoro dei boss Casalesi:
50 milioni tra case e società


NAPOLI (14 luglio) - Quattro decreti di sequestro per oltre 30 prestanomi di persone appartenenti al clan dei Casalesi. Il sequestro, per oltre 50 milioni di euro, è il più grande effettuato nel Casertano dai tempi dell'operazione Spartacus che, alcuni anni fa, assestò un durissimo colpo alla camorra.

L'operazione è frutto di indagini patrimoniali che hanno portato all'emissione di provvedimenti nei confronti di cinque persone e di 30 prestanome ricollegabili alle stesse, dietro ai quali si celavano le attività di reimpiego e di riciclaggio dei proventi dell'attività criminale del clan dei Casalesi. I provvedimenti della magistratura sono stati notificati in carcere, dove sono detenuti per altri reati, a Giosuè Fioretto, Antonio Della Ventura, Nicola Verolla, Giuseppe Setola e Pasquale Setola.

Quest'ultimo, fratello di Giuseppe, leader dell'ala stragista dei Casalesi, imprenditore attivo nel settore degli appalti pubblici, attraverso la società “General Impianti sas di Pagano Massimiliano & C.” di Casal di Principe, oltre ad essere affiliato al clan del Casalesi, è stato individuato quale terzo intestatario di numerosi dei beni illecitamente accumulati, che sono stati sequestrati stamani nel corso dell'operazione.

Pasquale Setola era già titolare di imprese commerciali, poi cedute a terzi per evitare i sequestri una volta che il fratello Giuseppe era divenuto un personaggio noto, a seguito delle stragi e dei molti omicidi avvenuti nell'estate del 2008. Le indagini patrimoniali hanno messo in luce l'esistenza di numerosi altri immobili e società intestate ad insospettabili terzi nel tentativo di aggirare le attività investigative e la conseguente attuazione della normativa antimafia.

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