PALERMO. Beni per otto milioni di euro sono stati sequestrati a Palermo a quattro presunti esponenti mafiosi coinvolti l'anno scorso nell'operazione "Atropos" culminata con 41 arresti. In carcere erano finiti uomini delle cosche dei quartieri Noce, Altarello e Cruillas accusati tra l'altro di associazione mafiosa, traffico di droga, estorsione. Ora il tribunale di Palermo ha disposto il sequestro di beni per Fabio Chiovaro, Giovanni Matina, Gaspare Bonura e Giovanni Seidita: un'impresa di costruzioni, sette agenzie di scommesse, appartamenti, magazzini, quote di società.
Le indagini hanno accerto che alcune attività facevano capo a soggetti con redditi esigui. Gli investimenti erano orientati soprattutto verso sale gioco, agenzie di scommesse, internet point, caratterizzati da una elevata velocità di circolazione del denaro. L'inchiesta ha ricostruito i nuovi assetti all'interno del mandamento della Noce affidato al reggente Franco Picone. Tra le vittime del racket c'era la casa di produzione Magnolia, realizzatrice della fiction "Il segreto dell'acqua", ma anche un'attività commerciale molto nota, quella di "Ninù 'u ballerino'', specializzata nel cibo di strada, che operava nelle adiacenze del palazzo di giustizia.
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