Antonino Fichera e Roberto Giuseppe Campisi sono ritenuti i killer di Mario Mauceri, membro del clan Sciuto. Vendette personali alla base dell’assassinio
CATANIA. Agenti della squadra mobile di Catania hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Antonino Fichera, di 68 anni, e Roberto Giuseppe Campisi, di 43, perché ritenuti gli autori dell'omicidio di Mario Mauceri, di 48, presunto affiliato al clan Santapaola ucciso con colpi d'arma da fuoco la sera del 13 settembre del 2009 in contrada Agnone Bagni, ad Augusta (Siracusa). La vittima all'epoca del delitto era passata al clan Sciuto. Secondo quanto accertato dalle indagini Fichera e Campisi sarebbero stati animati da sentimenti di vendetta nei confronti della vittima perché quest'ultima avrebbe avuto un ruolo attivo nell'assassinio di Sebastiano Fichera - esponente della cosca Sciuto-Tigna assassinato la sera del 26 agosto del 2008 - figlio di Antonino ed intimo amico di Campisi. Il provvedimento restrittivo, con l'accusa di omicidio e porto illegale di armi da fuoco, è stato emesso dal Gip di Catania. A Campisi è stato notificato nel carcere di Agrigento, dove si trova detenuto. A loro è stata inoltre contestata l'aggravante di avere commesso il fatto avvalendosi delle condizioni di assoggettamento e di omertà derivanti dalla loro contiguità ad ambienti del clan Cappello, per quanto riguarda Fichera, e al clan dei Cursoti milanesi per quanto riguarda Campisi. Antonino Fichera è stato rinchiuso nel carcere di Bicocca. La misura cautelare è scaturita da indagini, delegate dalla Dda di Catania, volte a riscontrare le dichiarazioni del collaboratore di giustizia Gaetano D'Aquino, che ha parlato di Mauceri come di un soggetto che aveva avuto un ruolo attivo nell'uccisione di Fichera, avendo accompagnato la vittima all'appuntamento con coloro che lo avrebbero ucciso.
Nessun commento:
Posta un commento