La Corte ha invece confermato la confisca di un terreno e di un fabbricato abusivo, intestati alla moglie e al figlio di Giovanni Putrone, 62 anni, condannato per associazione mafiosa
AGRIGENTO. La quinta sezione Misure di prevenzione della corte d'Appello di Palermo, presieduta da Salvatore Di Vitale, ha annullato la confisca, disposta in primo grado dal tribunale di Agrigento, di un appartamento ed un garage, acquistati nel 1993 in contrada Ciuccafa, di Giovanni Putrone, 62 anni, di Porto Empedocle, due volte condannato per associazione mafiosa. La Corte ha invece confermato la confisca di un terreno e di un fabbricato abusivo, intestati alla moglie e al figlio di Putrone.
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