giovedì 30 maggio 2013

Maltrattamenti nell'asilo, maestra arrestata


 Filmata mentre picchia a trascina i bimbi come sacchi della spazzatura



BARLETTA - Li colpisce, li trascina come sacchi, li scaraventa sui banchi, pesta i loro piedini e le mani se camminano carponi e, davanti a un gesto affettuoso fra due bambini, reagisce con una tirata di orecchie.
Basta poco a infastidirla. Mentre, seduta a un banco, aiuta a dipingere un bambino, un altro avvicina il suo foglio. Questo le fa perdere la calma al punto da lasciare il pennello per colpire al petto il bimbo, sfilargli la sedia con violenza e lasciarlo disteso sul pavimento a piangere. Con l'altra mano tiene un panino e appena può lo morde, tanto non la turba quello che ha fatto. A questo si riferisce il capo della procura di Trani, Carlo Maria Capristo, quando raccontando ai giornalisti dell'arresto della maestra d'asilo di Barletta, 43 anni, parla di atti di una «gravità inaudita».
Il video che documenta gli abusi

L'arresto della donna è avvenuto dopo che i carabinieri, in seguito alla denuncia di alcuni genitori, hanno piazzato le telecamere nell'asilo: immagini che non lasciano dubbi. I segni di quelle percosse e del clima in cui trascorrevano il tempo a scuola, gli alunni di tre e quattro anni che hanno avuto la sfortuna di averla come insegnante, non li hanno potuti nascondere. Le mamme non avevano mai dato peso a graffi o altre tracce sul corpo dei piccoli, perchè si sa, i bambini giocano, sono vivaci e poi non si pensa, nè si immagina, che possa essere un adulto, con le sue grandi mani a tirare un braccio o colpire con forza il corpo fragile di un bambino di tre anni. La paura, però, non si confonde, e per uno di quei bambini, a gennaio scorso, ha avuto un nome, un ruolo, un volto. Quel bambino, tre anni e mezzo, ha raccontato tutto ai suoi genitori. Loro lo hanno riferito e denunciato ai carabinieri.

A quel bambino e alle sue paure, si sono aggiunte quelle di alcuni suoi compagni di classe. Una psicologa li ha ascoltati e le telecamere hanno fatto il resto. Ieri pomeriggio, i militari hanno arrestato la maestra, una 43enne del posto che insegna da oltre dieci anni, la maggior parte dei quali trascorsi in una scuola dell'infanzia privata. Era da soli tre anni che aveva cominciato a lavorare per il pubblico, ogni volta in scuole diverse, da settembre scorso in quella, alla periferia della città, dove si sono concentrate le indagini dei carabinieri. I genitori dei suoi alunni, attuali ed ex, trattengono a stento la rabbia, le colleghe dicono di non avere capito, perché - spiegano - per tre ore, ogni giorno, i bambini restano in classe con una sola maestra. Eppure le sedie fanno rumore quando cadono e anche il pianto di un bambino si sente e gli oggetti scaraventati. Tutte circostanze sulle quali saranno le indagini a fare luce.

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