PALERMO (Reuters) - Al processo sul favoreggiamento alla mafia in corso a Palermo la pubblica accusa ha chiesto oggi di condannare a nove anni di carcere l'ex comandante del Ros, Mario Mori, e a sei l'ex colonnello Mauro Obinu.
Il pm Nino Di Matteo ha anche chiesto l'interdizione perpetua dai pubblici uffici per entrambi gli ex militari, sotto processo con l'accusa di favoreggiamento aggravato per la mancata cattura, nel 1995, di Bernardo Provenzano, all'epoca capo di Cosa Nostra.Al termine della requisitoria, il pm ha sostenuto che "questi imputati hanno tradito la fedeltà giurata alla Costituzione, alle leggi e all'Arma dei carabinieri".
Se condannerete gli imputati - ha detto Di Matteo rivolto ai giudici - renderete onore alla verità, all'impegno e al sacrificio di tanti carabinieri che quotidianamente combattono cosa nostra senza compromessi".
Secondo il pm, infatti, "non importa la finalità di Mori e Obinu: non hanno aiutato Provenzano perché collusi o intimoriti da Cosa Nostra, ma per una sciagurata scelta di politica criminale: quella cioè di assecondare le fazioni più moderate in seno a Cosa Nostra, rappresentate da Provenzano, favorendone la prosecuzione della latitanza, cosa che avrebbe garantito l'abbandono di uno scontro violento e la prosecuzione delle stragi. E' questa l'essenza del processo".
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