domenica 12 maggio 2013

Truffa al Teatro Bellini di Catania: 80 dipendenti indagati

I reati sarebbero stati commessi sia nelle attestazioni relative allo straordinario dal 2007 al luglio 2009 sia per l'uso scorretto, nel 2011, di badge di entrata e uscita

 


CATANIA. Sono in corso di notifica avvisi di conclusione indagini per il reato di truffa aggravata ai danni dello Stato nei confronti di 80 dipendenti del Teatro Massimo Bellini di Catania. Lo ha reso noto la Procura della Repubblica etnea. Le indagini sono state condotte dal Nucleo di
Polizia Tributaria della Guardia di Finanza.

I reati sarebbero stati commessi sia nelle attestazioni relative allo straordinario dal 2007 al luglio 2009 sia per l'uso scorretto, nel 2011, di badge di entrata e uscita, accertato con telecamere nascoste. Avvisi di conclusione indagini sono stati emessi anche per episodi, nel 2006, di assegnazione di appalti di sgombero di materiali scenici, che sarebbero avvenuti senza le necessarie procedure e con attestazione di previsione di spesa largamente inferiori al reale per poter attribuire gli appalti senza regolari gare. E' stata rilevata l'inesistenza di documentazione su qualità e valore residuo dei materiali avviati al macero. Per altri fatti oggetto di indagine è stata chiesta l'archiviazione perché non sono stati individuati fatti di rilievo penale.

In alcuni casi non sono stati trovati idonei elementi di verifica: assunzioni di artisti esterni da un'unica agenzia, circostanza dimostratisi non corrispondente al vero o, come nel caso delle trasferte della Filarmonica, per la quale è da escludersi che le spese siano state sostenute dal Teatro. In altri casi si è ritenuto che, pur in presenza di violazioni di disposizioni normative, non si fosse in presenza di condotte penalmente rilevanti: progressioni in carriera di dipendenti, corresponsione di gettoni di presenza o di cachet a direttori d'orchestra, concessione di permessi retribuiti. E' stata autorizzata la trasmissione degli atti alla Procura Generale della Corte dei Conti per i provvedimenti di competenza.

CROCETTA: "MISURE DI AUTOTUTELA PER PROTEGGERE IL TEATRO"

«Ho ancora scritte nella memoria le parole dure che sono state usate contro il governo regionale in occasione della finanziaria, quando il governo è stato accusato di grave "attacco alla cultura" per il semplice motivo di avere effettuato una temporanea riduzione dell'8% del budget rispetto all'anno scorso (14 milioni e mezzo nel 2013 a fronte dei 16 del 2012) malgrado avessimo detto, tra l'altro, che la restante somma sarebbe stata eventualmente attribuita o impinguando il capitolo di spesa destinato al teatro o attraverso progetti da finanziare col fondo sociale europeo, in attesa che il teatro ci presentasse rendiconto spese e bilancio consuntivo. Siamo stati attaccati come barbari perchè volevamo verificare i conti degli enti. Naturalmente è lontana da me l'idea di ridurre le spese per la cultura, anzi, nel mio programma di governo tali fondi vanno incrementati non solo attingendo da fondi regionali, ma attraverso finanziamenti europei, già accessibili dalla stagione 2013/2014». Lo afferma il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, a proposito dell'indagine sugli 80 dipendenti del teatro Bellini di Catania. «Come dire che chi vuole controllare i conti è contro la cultura. Noi vogliamo controllare i conti - aggiunge - come faremo con gli enti della tabella H, che il governo non ha mai voluto nè sostenuto, impugnata dal Commissario dello Stato. Vogliamo contribuire al rinnovamento, a chi merita verrà dato a chi non merita non verrà dato niente, a chi merita poco verrà dato di meno. Per quel che mi riguarda poi, la verifica delle responsabilità dei dipendenti coinvolti nell'operazione sulle false ore di straordinario, è affidata al giudice, che noi rispettiamo. Ma riteniamo che l'amministrazione debba esercitare il diritto di controllo e di prevenzione e quella riduzione di fondi temporanea, già decisa prima del bilancio, va in questa direzione. È chiaro che si pone un problema: chi doveva controllare cosa ha fatto? Perche tutto ciò che è pubblico non può essere in mano all'anarchia e interessi personali, in quanto si utilizzano soldi pubblici dei cittadini». «Il governo regionale - conclude - sta studiando misure di autotutela da adottare per proteggere il Bellini, per salvare il teatro ma anche per assicurare la normale vigilanza che impedisca il verificarsi di situazioni analoghe. Credo che i siciliani e i catanesi ci saranno riconoscenti».

LA REGIONE INVIERÀ TRE ISPETTORIIl presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta e l'assessore allo spettacolo Michela Stancheris, comunicano di avere preso la decisione di procedere alla nomina di un collegio composto da tre ispettori, finalizzato ad acquisire e valutare tutta la documentazione sulla gestione del teatro Bellini di Catania «al fine di intraprendere ogni necessaria e conseguente azione per tutelare l'immagine del teatro, uno dei più prestigiosi in Italia, e rilanciarne il ruolo nel panorama culturale nazionale».

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