venerdì 10 febbraio 2012

Casalesi, arrestato sindaco Casapesenna perquisizioni della Dia anche in Comune

Negli uffici i pm sperano di trovare elementi su chi ha costruito il bunker nel quale Michele Zagaria si nascondeva

CASERTA - Personale del Centro Operativo della Dia di Napoli ha eseguito dalle prime ore di questa mattina, su disposizione della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, numerose perquisizioni ed arresti nella zona di Casapesenna (Caserta) e nel Basso Lazio nei confronti di «colletti bianchi» ritenuti favoreggiatori del clan dei Casalesi e in particolare di Michele Zagaria. Tra questi anche esponenti politici locali.


Tra gli arrestati nell'operazione della Dia di Napoli, anche il sindaco di Casapesenna, Fortunato Zagaria, omonimo ma non parente del boss della camorra. È accusato, in concorso con Michele Zagaria, di violenza privata nei confronti del precedente sindaco del Comune casertano, Giovanni Zara.

Secondo l'accusa, a quest'ultimo, durante il suo mandato, era stato «consigliato» ripetutamente da Fortunato Zagaria, anche a nome del «boss», di non assumere iniziative pubbliche contro la camorra, perché erano sgradite a Michele Zagaria.

Il Comune di Casapesenna e le abitazioni di alcuni consiglieri ed ex consiglieri sono stati perquisiti dagli uomini della Dia nell'ambito dell'operazione contro il clan Zagaria. Gli investigatori cercano di ricostruire la rete di contatti e aiuti che ha consentito al boss Michele di rimanere latitante per 17 anni prima della cattura, avvenuta lo scorso 7 dicembre.

Proprio negli uffici del Comune i pm Giovanni Conzo, Catello Maresca e Raffaello Falcone sperano di trovare elementi su chi ha costruito il bunker nel quale Michele Zagaria si nascondeva quando è stato arrestato: una camera sotterranea blindata, chiusa da un soffitto scorrevole.

Tra le persone indagate c'è il consigliere comunale Luigi Amato, ritenuto molto legato al capoclan; per lui la Procura aveva chiesto l'arresto, ritenendolo responsabile assieme al sindaco Fortunato Zagaria delle pressioni sull'ex sindaco Giovanni Zara. Il gip, però, ha rigettato la richiesta, ritenendo che non sussistessero le esigenze cautelari.

Nessun commento:

Posta un commento