La pattuglia si trovava nei pressi di Shindad per recuperare un mezzo in avaria
KABUL - Tr e militari  italiani   sono morti nell’area di Shindad, in Afghanistan, in  conseguenza di un incidente stradale. I militari facevano parte di una pattuglia  che a bordo di alcuni veicoli si stava recando a compiere un’attività  operativa.
Il Lince si è ribaltato. I fatti, riferiscono al comando del contingente italiano, si sono verificati questa mattina a circa 20 Km a sud-ovest di Shindand, dove un Lince è rimasto coinvolto in un incidente. Il mezzo appartenente alla Task Force Center con base a Shindand, era impegnato in un'attività «tesa a recuperare una unità bloccata dalle condizioni meteo particolarmente avverse, quando, nell'attraversare un corso d'acqua, si è ribaltato intrappolando, al suo interno, tre dei militari dell'equipaggio che sono successivamente deceduti». Sono tutti del 66/o Reggimento  fanteria  “ Triest e”  che ha sede a Forlì i  tre militari morti oggi in un incidente stradale in Afghanistan.    Il 66/o Reggimento, inquadrato nella brigata aeromobile   “ Friul i”  di Bologna, è quasi interamente  schierato nell’ovest del Paese, nella zona di Shindand.   

C’è anche un ferito: non è in pericolo di vita. C’è anche un ferito nell’incidente. Il militare è attualmente ricoverato nell’ospedale militare da campo di Shindand per ipotermia. «Il militare - si legge in una nota della Difesa - è ricoverato presso l’Ospedale Militare di Shindand è cosciente e non è in pericolo di vita».
 Chi  sono i militari morti .  I militari  morti questa mattina in un incidente stradale in Afghanistan sono il caporal  maggiore capo Francesco Currò, nato il 27 febbraio 1979 a Messina, il primo  caporal maggiore Francesco Paolo Messineo, nato il 23 maggio 1983 a Palermo, e  il primo caporal maggiore Luca Valente, nato l’8 gennaio 1984 a Gagliano del  Capo (Lecce). Lo rende noto la Difesa, aggiungendo che il militare ferito ha  avvisato personalmente i propri  familiari .
 Dal 2004 i  morti sono 49.  Con l ’incidente di oggi   salgono a 49 i militari italiani morti dall’inizio della missione  Isaf in Afghanistan, nel 2004. Di questi, la maggioranza è rimasta vittima di  attentati e scontri a fuoco, altri invece sono morti in incidenti, alcuni per  malore ed uno si è  suicidato.
 Napolitano :   profondo cordoglio del Paese .  Il  Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, appresa con profonda commozione  la notizia del grave incidente in cui hanno oggi perso la vita tre militari  italiani, impegnati nella missione internazionale per la pace e la stabilità in  Afghanistan, esprime i suoi sentimenti di solidale partecipazione al dolore dei  famigliari dei caduti, rendendosi interprete del profondo cordoglio del Paese.  Ne dà notizia un  comunicato.
 Gen erale   Graziano :  morti in  adempimento dovere .  «Il capo di  Stato maggiore dell’Esercito, generale Claudio Graziano e la Forza armata tutta  esprimono il più profondo cordoglio ai familiari del caporal maggiore capo  Francesco Currò, del primo caporal maggiore Luca Valente e del primo caporal  maggiore Francesco Paolo Messineo, deceduti oggi nell’adempimento del dovere in  Afghanistan». È quanto si legge in una nota dell’Esercito.
Il Lince si è ribaltato. I fatti, riferiscono al comando del contingente italiano, si sono verificati questa mattina a circa 20 Km a sud-ovest di Shindand, dove un Lince è rimasto coinvolto in un incidente. Il mezzo appartenente alla Task Force Center con base a Shindand, era impegnato in un'attività «tesa a recuperare una unità bloccata dalle condizioni meteo particolarmente avverse, quando, nell'attraversare un corso d'acqua, si è ribaltato intrappolando, al suo interno, tre dei militari dell'equipaggio che sono successivamente deceduti».

C’è anche un ferito: non è in pericolo di vita. C’è anche un ferito nell’incidente. Il militare è attualmente ricoverato nell’ospedale militare da campo di Shindand per ipotermia. «Il militare - si legge in una nota della Difesa - è ricoverato presso l’Ospedale Militare di Shindand è cosciente e non è in pericolo di vita».

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