martedì 7 febbraio 2012

Si prostituisce per mantenere il marito disoccupato



Il lavoro perso, la disperazione e poi la decisione di farla finita: un operaio di Castelfranco Veneto (Treviso), di fronte alle mille difficoltà della crisi economica, aveva scelto di togliersi la vita. Non ce la faceva proprio ad andare avanti così. La moglie però, lo ha capito in tempo. E si è sacrificata per lui. Finendo per prostituirsi in strada, senza dirlo al marito, in modo da poter provvedere alla famiglia.

Il dramma inizia due anni fa, quando la vita di Paolo è del tutto normale, per nulla diversa da quella dei tanti artigiani che lavorano in proprio. L'uomo è specializzato nella lavorazione del cartongesso, un lavoro che fa da quando è adolescente. Poi, però, arriva la crisi. «Sono stato costretto a chiudere la mia impresa. Non c’era più abbastanza lavoro, non riuscivo a pagare le tasse». Paolo non si perde d’animo, viene assunto in una ditta del padovano come operaio specializzato. Ma alla fine viene lasciato a casa. Inizia così la sua odissea tra agenzie interinali. Fino a quando, esasperato, l’uomo matura l’idea del suicidio.

La moglie capisce le sue difficoltà e, un giorno, gli annuncia di essere stata assunta a Vicenza, come badante. “Avrebbe dovuto fare i turni di notte. Finalmente potevamo respirare”, racconta l’uomo. Poi, la notizia shock: l’ex artigiano viene a sapere che la moglie è stata arrestata. La donna, invece di lavorare come badante, si prostituiva infatti lungo le strade della Castellana e del Vicentino. L’aveva tenuto nascosto per non turbare il compagno, già provato dal tentativo di suicidio. Una decisione coraggiosa, di sacrificio estremo, presa in totale autonomia. «E’ una situazione che ho imparato ad accettare, ma che non mi sta assolutamente bene. Per questo continuo nella disperata ricerca di un lavoro. Qualsiasi, purché sia onesto» rivendica ancora oggi.

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