I sigilli sono stati apposti a aziende agricole, fabbricati, terreni, autovetture, conti correnti, trattori e mezzi agricoli appartenenti a Calogero Ferro, accusa di avere avuto rapporti anche con Bernardo Provenzano
di DONATA CALABRESE
CALTANISSETTA. Beni per 14 milioni di euro sono stati sequestrati ad un “uomo d’onore” di Canicattì. I sigilli sono stati apposti a aziende agricole, fabbricati, terreni, autovetture, conti correnti, trattori e mezzi agricoli appartenenti a Calogero Ferro, 58 anni di Canicattì. Il provvedimento è stato eseguito dai finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Caltanissetta appartenenti al G.I.C.O. (Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata).
A disporlo è stato il disposizione Tribunale di Agrigento su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo. Ferro, condannato nel 1993 a 5 anni di reclusione, per associazione mafiosa risulta inserito a pieno titolo all’interno di Cosa nostra.
Avrebbe avuto rapporti anche con Bernardo Provenzano. Nel mirino sono finiti esattamente 2 aziende, 269 ettari di terreni siti in agro dei comuni di Butera e Canicattì, 2 fabbricati, 4 autoveicoli, 4 macchine agricole, 7 rapporti bancari.
A disporlo è stato il disposizione Tribunale di Agrigento su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo. Ferro, condannato nel 1993 a 5 anni di reclusione, per associazione mafiosa risulta inserito a pieno titolo all’interno di Cosa nostra.
Avrebbe avuto rapporti anche con Bernardo Provenzano. Nel mirino sono finiti esattamente 2 aziende, 269 ettari di terreni siti in agro dei comuni di Butera e Canicattì, 2 fabbricati, 4 autoveicoli, 4 macchine agricole, 7 rapporti bancari.
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