mercoledì 5 marzo 2014

Droga, smantellato clan nel Salento

L'operazione: 29 arresti

LECCE - I Finanzieri della Compagnia di Lecce, coadiuvati dai colleghi di tutti i Reparti del Corpo della provincia, hanno eseguito in mattinata 29 ordinanze di custodia cautelare nell'ambito di una indagine su un'organizzazione criminale dedita al traffico di stupefacenti nel Salento. I provvedimenti restrittivi sono stati emessi dal gip del Tribunale di Lecce Annalisa De Benedictis su richiesta del sostituto procuratore Giuseppe Capoccia.

Aveva la propria roccaforte a Lecce e ramificazioni in altre località pugliesi la presunta banda di narcotrafficanti smantellata stamattina dalla Guardia di finanza su disposizione della magistratura salentina. Finora sono 26 le persone arrestate, tre (due albanesi e un salentino) quelle irreperibili. I provvedimenti cautelari sono stati eseguiti oltre che nel Salento a Mola di Bari, San Pietro Vernotico, Torchiarolo, Taranto e Napoli. Dalle indagini emerge che il gruppo aveva un equilibrio instabile e non mancavano regolamenti di conti interni tra "affiliati". L'indagine era stata avviata nel maggio 2102. A capo del sodalizio criminale - secondo la Dda di Lecce - c'era Davide Vadacca, di 32 anni, ritenuto esponente di spicco della criminalità leccese, detenuto nel carcere di Napoli. Vadacca - secondo le indagini - aspirava a succedere al capoclan detenuto Roberto Nisi. Nel tempo l'attività del clan è stata costellata da una serie di sparatorie ed attentati compiuti a danno degli stessi componenti, come il ferimento di Vadacca, gambizzato la sera del 30 ottobre 2012 in una stazione di carburanti alle porte di Lecce. Episodi riconducibili - secondo il procuratore di Lecce Cataldo Motta - ''agli equilibri labili tra gli stessi componenti dell'associazione'', come peraltro testimoniato da una lettera inviata da uno dei sodali al detenuto Nisi in cui si lamenta del proprio ferimento da parte di uno degli altri componenti. Di rilievo anche il ruolo delle cinque donne, alcune dedite allo spaccio di eroina e cocaina, altre invece incaricate di custodire gli stupefacenti e i ricavi del traffico. Nel corso dell'operazione i finanzieri hanno scoperto nell'abitazione di uno degli arrestati una piantagione di marijuana con 30 grammi di droga già confezionati in involucri e due bilancini di precisione.

I destinatari delle ordinanze di custodia cautelare:

In carcere

- Davide Vadacca, nato a Lecce nel 1982 (già detenuto)
- Teodoro detto Rino Di Lauro, nato a Brindisi nel 1957 (già detenuto)
- Luca D'Attis detto "Fratellino", nato a San Pietro Vernotico nel 1979 (già detenuto)
- Eugenio Antonio Campa, detto "zio Eugenio", Sanarica nel 1958
- Salvatore Notarnicola, detto "Toto", nato a San Pietro Vernotico nel 1981
- Gianluigi Notarnicola, nato a San Pietro nel 1987
- Cinzia Prinari, detta "zia Cinzia", nata a Lecce nel 1964
- Carmelo Cazzella, detto "Carmelino", nato a Lecce nel 1970
- Antonella Bursomanno, nato a Lecce nel 1971
- Manuela Quarta, nata a Lecce nel 1991
- Maria Dell'Anna, detta "Ilaria", nata a Lecce nel 1981
- Pietro Bellanova, detto "Piero", nato a Brindisi nel 1952
- Antonio Patera, detto "Gregorio", nato a Nardò nel 1977
- Marco Perrone, nato a San Pietro Vernotico nel 1975
- Antonio Nicola Tanzi, nato a Mola di Bari nel 1966
- Dhori Tole, nato in Albania nel 1991

Ai domiciliari
- Alessio Bellanova, detto "Gabibbo" o "nipotino", nato a Campi Salentina nel 1982
- Rocco Salvatore Amendolara, nato a Maglie nel 1977
- Antonio Conte, nato a Lecce nel 1985 (attualmente detenuto in carcere)
- Triska D'Amato, nata a Lecce nel 1989
- Pierpaolo Magliani, nato a Poggiardo nel 1977
- Cristina Peluso, nata a Lecce nel 1983
- Alessandro Perrone, detto "Sandro", nato a Lecce nel 1976
- Antonio Pisanò, nato a Novoli nel 1976
- Francesco Eros Velardi, nato a Lecce nel 1983
- Sebastian Giglio, nato a Campi Salentina nel 1991

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