martedì 4 marzo 2014

"Così si impone il pizzo nel Messinese"




di GIUSEPPE PULIAFITO
BARCELLONA POZZO DI GOTTO. E' stato il giorno della deposizione in videoconferenza del collaboratore di giustizia Salvatore Campisi nel processo alle nuove leve della criminalità organizzata del comprensorio barcellonese, scaturito dall'operazione "Mustra".
 
L'inchiesta ha smantellato nel 2011 un gruppo emergente di giovani che muoveva sul territorio di Terme Vigliatore, come riferimento della famiglia mafiosa di Barcellona nel settore delle estorsioni a commercianti ed imprenditori della zona tirrenica. Proprio l'arresto di Campisi nell'agosto 2011, in flagranza di reato, con i soldi in tasca dell'estorsione commessa ai danni di un ritrovo di Terme Vigliatore, aveva portato all'arresto di un gruppo di giovani "postini del pizzo", che nel racconto del nuovo collaboratore di giustizia facevano riferimento ai clan emergenti, che si sono creati dopo le maxi operazioni Pozzo e Gotha, con cui furono decapitati i vertici della mafia barcellonese.

Nessun commento:

Posta un commento