venerdì 3 febbraio 2012

«Truffa allo Stato» arrestati due noti imprenditori Brindisi


BRINDISI – Due noti imprenditori brindisini, Bruno Rollo,60 anni e Teodoro Grasso, 67 anni che operano nel settore dell’aerospazio sono stati arrestati da militari del nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza con l’accusa di truffa aggravata ai danni dello Stato per avere percepito indebitamente contributi pubblici nazionali e comunitari. L’operazione è stata denominata Icaro.


Nei confronti dei due imprenditori, il Tribunale di Brindisi ha anche emesso un provvedimento di sequestro anticipato di beni per un valore di 21 milioni di euro.

Si tratta di quattro capannoni industriali e quattro appartamenti, terreni per un’ estensione di 7 ettari, 13 veicoli, fra cui alcune auto di grossa cilindrata e disponibilità finanziarie presenti su numerosi conti correnti e quote societarie. Tra queste anche quelle di partecipazione nell’Enel Basket Brindisi, la squadra di basket che gioca nel campionato nazionale di Legadue.

Sono accusati di concorso in truffa pluriaggravata per il conseguimento di pubbliche contribuzioni, i due imprenditori arrestati oggi a Brindisi nell’ambito di una inchiesta chiamata Icaro. Entrambi sono ai domiciliari: sono Teodoro Grasso, di 67 anni, e Bruno Rollo, di 60, titolari l’uno della 'Ias – Industry Aviation Supply' e l'altro della 'Technologycom srl' che hanno ottenuto finanziamenti comunitari per 21 milioni di euro, 12 dei quali nell’ambito dei Por Puglia 2000-2006 e altri nove nei Pacchetti Integrati di Agevolazioni.

Il tutto, secondo l’accusa, attraverso una serie di espedienti, visto che l’azienda principe, la Ias di Grasso - piccola e, pare, fortemente indebitata – non avrebbe avuto i requisiti necessari per presentare un progetto imponente come quello che il bando richiedeva. Per questo, era stato utilizzato l'escamotage di creare un’azienda fittizia, la Technologycom srl di Rollo. Attraverso l’unione con quest’ultima, la Ias è riuscita ad ottenere l’assegnazione di suoli nella zona industriale e poi ad accedere ai contributi. Sarebbero però anche state emesse fatturazioni per spese mai fatte e fatturazioni per lavori eseguiti ma diversi da quelli per i quali avevano ottenuto i contributi e sarebbe stata usata una stessa fattura di acquisto per rendicontare le spese riguardanti entrambi i finanziamenti.

Ai due imprenditori viene infine contestata la cosiddetta «interposizione fittizia di soggetti» per l’acquisto di beni con l’intermediazione di altri due imprenditori, uno maltese e l'altro americano, che nell’inchiesta risultano indagati assieme ad una terza persona. A Grasso e Rollo sono stati sequestrati beni per 21 milioni di euro: quattro capannoni industriali e quattro appartamenti, terreni per 7 ettari, 13 auto fra cui alcune di grossa cilindrata e conti correnti. A Grasso sono state anche sequestrate le quote societarie nella 'New Basket Brindisì, proprietaria di una squadra di LegaDue, per 95.000 euro.

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