venerdì 30 aprile 2010

Dia confisca beni a Piddu Madonia


Dia confisca beni a Piddu Madonia

PALERMO- La Direzione Investigativa Antimafia di Caltanissetta ha eseguito un decreto di confisca definitiva di beni emesso dalla prima sezione della Corte d’Appello di Caltanissetta nei confronti del capomafia nisseno Piddu Madonia. Il valore del patrimonio sottratto al boss e’ di circa 2 milioni di euro. Tra i beni confiscati un esteso agrumeto di 10 ettari a Belpasso (Catania) e la villa di residenza della famiglia del boss a Caltanissetta. Le attivita’ d’indagine delegate dalla Procura della Repubblica di Caltanissetta e condotte, tra il 2004 e il 2005, dalla Dia hanno accertato la riconducibilita’ dei beni al patrimonio personale e familiare del capomafia.
Di rilievo la ricostruzione dell’acquisizione del vasto appezzamento agricolo coltivato ad agrumi acquistato da Madonia nel comprensorio del comune di Belpasso, alla fine degli anni ‘80, con denaro ricavato dalle attivita’ illecite, ma formalmente intestato a una societa’ di Palermo: la S.A.L. srl, di Simone Castello. Castello, tra i gestori della latitanza del capomafia di Caltanissetta, e’ stato uno dei fedelissimi di Bernardo Provenzano e uno dei ‘postini’ incaricati di curare lo smistamento dei ‘pizzini’ del boss.

Mafia nell’Agrigentino, confermati 8 ergastoli

AGRIGENTO – Otto ergastoli sono stati confermati dalla corte d’assise d’appello di Palermo al termine del troncone, celebrato con rito ordinario, del processo scaturito dall’inchiesta antimafia “Domino” che ha consentito di fare luce su 10 omicidi e due tentati omicidi commessi fra Aragona, Racalmuto e Grotte negli anni Novanta. Carcere a vita per Salvatore Fragapane di Santa Elisabetta, per i fratelli Diego ed Ignazio Agrò di Racalmuto, per Giovanni Acquilina di Grotte, per Calogero Castronovo di Agrigento, per Nicolò Cino di Racalmuto, per Giuseppe Fanara di Santa Elisabetta e per Giuseppe Sferrazza di Racalmuto. Confermate anche le condanne a 16 anni di reclusione per Diego Salvatore Pitruzzella di Racalmuto, a 14 anni per Gerlandino Messina di Porto Empedocle, e a 2 anni e 6 mesi per Gioacchino Emmanuele di Racalmuto. Confermata pure l’assoluzione di Salvatore Di Ganci, originario di Polizzi Generosa, ma residente a Sciacca.

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