giovedì 18 marzo 2010

Napoli, il bar del video choc alla Sanità era il covo di tre poliziotti corrotti


Napoli, il bar del video choc alla Sanità
era il covo di tre poliziotti corrotti


NAPOLI (18 marzo) - Dieci mesi dopo il delitto del boss Mariano Bacioterracino con il killer, arma in pugno, ripreso all’esterno del bar al rione Sanità a Napoli, è svolta nell’inchiesta: risultano, infatti, indagati per presunti legami con il clan camorristico Misso, il titolare del bar Vergini e tre agenti di polizia. Si tratta di Antonio Bustelli, meglio noto come Don Antonio, titolare della caffetteria teatro del raid assassino; e, inoltre, i tre agenti. Quattro indagati per concorso in associazione camorristica, per i quali la Dda di Napoli ha chiesto, senza ottenerlo, l’arresto in carcere: la misura cautelare è stata, infatti, rigettata dal gip Luisa Toscano, per «assenza di esigenze cautelari» ed è stata riproposta in sede di appello al Riesame dalla stessa Dda partenopea.

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