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venerdì 29 gennaio 2010
Mafia, governo a Reggio Calabria vara piano straordinario
Mafia, governo a Reggio Calabria vara piano straordinario
Il Consiglio dei ministri, che oggi si è riunito a Reggio Calabria, ha dato il via libera al piano straordinario contro la criminalità organizzata. Continua a leggere questa notizia
Lo ha riferito il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, precisando che l'esecutivo ha approvato il ddl con le nuove norme antimafia, in dieci punti, e varato un decreto legge che istituzionalizza l'Agenzia nazionale per la gestione dei beni confiscati, con sede nel capoluogo calabrese.
Per la prima volta il governo si è riunito nella città calabrese, presidiata per l'occasione da un imponente dispositivo di sicurezza dopo i recenti episodi intimidatori messi a segno dalla criminalità organizzata -- dalla bomba contro la Procura generale al ritrovamento dell'auto con esplosivo e armi durante la visita del capo dello Stato Giorgio Napolitano nel capoluogo calabrese.
All'arrivo del premier non sono mancate le proteste. Da un assemblamento di circa duecento persone è stato sentito partire il coro: "Fatti processare, fatti processare", mentre davanti alla prefettura, dove si è svolta la riunione straordinaria del Cdm, troneggiavano bandiere dei sindacati Cgil, Cisl e Uil e striscioni con le scritte: "Baciamo le mani, scudo fiscale, processo breve, vendite beni confiscati, la mafia ringrazia".
LE MISURE DEL PIANO
Tra le misure previste nel ddl, l'istituzione di un codice antimafia -- un testo unico che raccoglie e razionalizza tutte le leggi approvate in materia --, la realizzazione di un sistema di informazione sulle cosche tramite un desk interforze e interventi contro le infiltrazioni della criminalità organizzata negli appalti.
"Rispetto a quello che avevamo annunciato, il piano antimafia in dieci punti contiene qualcosa in più. E cioè un codice di leggi antimafia che potrà essere utilizzato da tutte le forze dell'ordine che si occupano di combatterla", ha detto nel corso della conferenza stampa seguita al Cdm il premier, affiancato dai responsabili di Interno e Giustizia Roberto Maroni e Angelino Alfano, sottolineando che il cuore della lotta alla criminalità sarà basato "sull'aggressione al patrimonio dei mafiosi".
In base al piano saranno inoltre introdotte nuove misure di sostegno alle vittime del racket e dell'usura ("creeremo uno scudo assicurativo"), si istituirà una mappa informatica della criminalità organizzata e sarà varato un piano internazionale contro le criminalità transnazionale.
Nel corso della conferenza stampa Berlusconi e i due ministri hanno sottolineato i "risultati straordinari" raggiunti dal governo sul fronte della lotta alla criminalità che passa anche per i successi sul fronte immigrazione clandestina: "la riduzione degli extracomunitari in Italia significa meno forze che vanno a ingrossare le schiere dei criminali", ha spiegato il presidente del Consiglio.
Il premier ha quindi snocciolato alcuni dati: come le 427 operazioni di polizia, le 4.236 persone arrestate e i 310 latitanti catturati, un dato quest'ultimo in aumento dell'85% "rispetto ai precedenti governi della sinistra".
Secondo Maroni, la nuova Agenzia sarà operativa in 15 giorni e avrà il compito di rendere "immediatamente utilizzabili" i beni confiscati alla criminalità organizzata.
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