venerdì 8 gennaio 2010

"Beppe Alfano, voce scomoda zittita dalla mafia"


"Beppe Alfano, voce scomoda zittita dalla mafia"

BARCELLONA (MESSINA) - E' il 17° anniversario dell'omicidio di Beppe Alfano, ucciso dalla mafia la sera dell'8 gennaio del 1993 in un agguato in via Marconi.

Alfano venne assassinato all'età di 42 anni con tre colpi di pistola mentre si trovava a bordo della sua Renault. Era tarda sera e stava facendo rientro a casa dove lo attendevano la moglie e le due figlie. Insegnava educazione tecnica nella scuola media della vicina Terme Vigliatore ed era corrispondente del quotidiano "La Sicilia". Una voce scomoda che la mafia decise di zittire.

Diverse le iniziative per ricordare la figura di questo giornalista coraggioso. Un sit-in si è tenuto sul luogo dell'eccidio, mentre nel pomeriggio è stata organizzata una tavola rotonda nei locali della vecchia stazione ferroviaria. Presenti: la figlia Sonia Alfano (deputato europeo dell'Italia dei Valori e presidente dell'Associazione nazionale familiari vittime di mafia); l'avvocato Fabio Repici; il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro; Salvatore Borsellino, Gioacchino Genchi e il senatore del Pd Giuseppe Lumia, componente della Commissione antimafia.

"Desidero rivolgere il mio sentito e partecipe pensiero e il mio commosso ricordo in occasione del 17esimo anniversario dell'uccisione di Beppe Alfano, cronista appassionato e coraggioso, caduto vittima della violenza mafiosa". Con queste parole il presidente del Senato, Renato Schifani, ricorda Beppe Alfano.

"Con gratitudine e convinzione - aggiunge Schifani - teniamo vivo il ricordo dei tanti giornalisti e di tutti coloro che sono stati uccisi per difendere e affermare la libertà contro la criminalità mafiosa, affinchè non venga meno l'impegno per la salvaguardia di quegli ideali che sono alla base della nostra democrazia e del nostro vivere civile".



"Ricorre il diciassettesimo anniversario dell'uccisione dell'indimenticabile Beppe, che la sua comunità politica e umana, come ogni anno ricorda, per il suo impegno politico oltre che giornalistico. La figura e la memoria di Beppe è sempre presente in coloro che divisero con lui esperienze e battaglie di ogni genere, e in coloro che peraltro ringraziano l'amministrazione comunale per averlo ricordato dal 2001 ad oggi e per avergli intitolato una delle piazze più importanti e centrali di Barcellona". Lo dice il vice presidente del Senato, Domenico Nania.

Commosso il ricordo di Leoluca Orlando. ""L'8 gennaio di diciassette anni fa veniva barbaramente ucciso Beppe Alfano, giornalista appassionato del suo lavoro, la denuncia e cronaca degli intrecci tra politica e criminalità. Lo ricordiamo come simbolo della mortificazione della libertà di informazione, un diritto inviolabile della persona come della collettività civile. Occorre ancora fare chiarezza - sottolinea Orlando - su una vicenda di cui non sono chiari ancora veri responsabili e reali motivazioni. Una chiarezza necessaria per rendere giustizia alla memoria di Alfano, alla sua famiglia, al nostro intero Paese".

"Beppe Alfano ha scandagliato con le sue inchieste il sistema di collusioni che sta alla base degli affari della mafia in Sicilia. Lo ha fatto con coraggio e professionalità, senza remore nei confronti del potere. Il suo sacrificio ha contribuito a risvegliare le coscienze. Il suo impegno resta ancora oggi un faro per il mondo dell'informazione e per le nuove generazioni". Lo dice Rita Borsellino, parlamentare europeo in ricordo di Beppe Alfano.

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