martedì 3 marzo 2009

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Camorra: Blitz Carabinieri Nel Napoletano, 20 In Manette


(ASCA) - Roma, 3 mar - Blitz anticamorra in provincia di Napoli dei carabinieri del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna, cordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli. In manette una ventina di persone. Le indagini, svolte su episodi verificatisi tra il 2004 e il 2005, hanno consentito di accertare le attivita' di piu' gruppi criminali, in collegamento tra loro, tra cui il clan 'Verde', capeggiato da Francesco Verde, detto ''o Negus', (ucciso in un agguato di camorra nel dicembre del 2007), attivo a Sant'Antimo, ed i clan 'Spenuso' (legato anche al gruppo dei Casalesi) e 'Marrazzo', referenti per i Verde nei comuni, rispettivamente, di Grumo Nevano e Casandrino. Oggetto dell'indagine, anche le attivita' del clan 'Aversano' (capeggiato da Vincenzo Aversano, soprannominato 'Zig-zag') attivo a Grumo Nevano, in contrapposizione agli 'Spenuso' Accertate anche estorsioni ai danni di commercianti ed imprenditori di Sant'Antimo e Casandrino. Le indagini hanno consentito di identificare alcuni canali di riciclaggio dei proventi delle attivita' criminali dei clan. In particolare, i carabinieri hanno disarticolato la piazza di spaccio di sostanze stupefacenti di Grumo Nevano nel parco 'Ice Snei' ed hanno individuato il canale di approvvigionamento della droga, che giungeva in Italia seguendo la rotta attraverso la Spagna, il Belgio e l' Olanda, con il coinvolgimento di trafficati napoletani e calabresi residenti a Bruxelles e appartenenti alla famiglia mafiosa calabrese degli Strangio.


Mafia: 28 ordinanze nel siracusano

(ANSA) - SIRACUSA, 3 MAR - E' in corso da stamani una vasta operazione della squadra mobile contro 28 presunti affiliati ai clan Santa Panagia ed Aparo. Sono accusati di traffico e spaccio di cocaina e hascisc, sfruttamento della prostituzione e rapina. L'operazione e' coordinata dalla procura distrettuale antimafia. La cocaina veniva importata dalla Germania o acquistata a Roma e Catania. I clan avrebbero acquistato la droga con i proventi delle rapine e dello sfruttamento della prostituzione.

Quattro condannati 'ndrangheta liberi per tempi lunghi giustizia

Quattro uomini legati a una cosca della 'ndrangheta e condannati in primo grado per associazione a delinquere di stampo mafioso sono stati rimessi in libertà perché la sentenza del secondo grado non è arrivata in tempo debito. Lo dicono le carte processuali e il legale di uno degli imputati.

Cosimo Romanello, 49 anni; Vincenzo Verterano, 44 anni; Nicola Ieraci, 51 anni, e Vincenzo Futia, 32 anni, erano stati condannati nell'ambito del processo "Nostromo", contro un gruppo criminale attivo nella Locride e che faceva capo al boss Giuseppe Coluccio.
I quattro imputati avevano fatto ricorso contro la sentenza, accedendo al secondo grado. Ma a causa dei tempi lunghi dell'ufficio del Giudice per le indagini preliminari, apparentemente per la mole di procedimenti in corso, per arrivare alla seconda sentenza, sono stati scarcerati per decorrenza dei termini.
"L'ufficio di Reggio Calabria ha un organico modesto - ha detto a Reuters l'avvocato leone Fonte, legale di Romanello - Questo fa sì che i magistrati non abbiano tempo materiale per poter adempiere alla stesura delle sentenze sia ordinarie che di rito abbreviato".

Camorra: operazione nel napoletano

ANSA) - NAPOLI, 3 MAR - E' in corso dall'alba un'operazione anticamorra dei carabinieri del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna.L'operazione e' coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli ed e' finalizzata al contrasto alle organizzazioni camorristiche a Sant'Antimo, Grumo Nevano e Casandrino. Una ventina le persone arrestate. Le indagini hanno consentito di accertare le attivita' di piu' gruppi criminali, tra cui il clan 'Verde' ed i clan 'Spenuso' e 'Marrazzo'.

Mafia: Teste Racconta, Cosi' Scoprimmo Infermiere Provenzano

AGI) - Palermo, 2 mar. - La collaborazione tra carabinieri e polizia consenti' l'individuazione del 'numero 60', il nome in codice dell'infermiere che andava a trovare Bernardo Provenzano nel suo rifugio segreto di Montagna dei Cavalli, a Corleone: si sarebbe trattato di Gaetano Lipari, uno dei componenti della ristrettissima cerchia di persone ammesse a incontrare il boss. Non nel covo, ma in 'campo neutro'; e tuttavia, ammesso a vederlo in faccia, sia pure per prestargli le necessarie cure. A raccontarlo, oggi, davanti alla quinta sezione del tribunale di Palermo, e' stato il dirigente del Servizio centrale operativo della polizia Maurizio Ortolani. Ortolani ha detto che la polizia, sulla base delle lettere ritrovate nel covo di 'Binu', aveva ricostruito l'identikit dell'uomo: "Corleonese di origine -ha detto il teste- ma viveva tra Altavilla e Bagheria e poi era stato ammalato tra il 22 e il 25 marzo 2006, perche' cosi' parlavano e scrivevano di lui gli altri complici di Provenzano". I carabinieri fecero quadrare il cerchio rileggendo alcune intercettazioni telefoniche e ambientali in cui emergeva che Lipari, nel 2006, si era dato da fare per procurare medicine particolari: una volta informati, gli agenti dello Sco e della Squadra mobile di Palermo fecero accertamenti mirati sull'infermiere.

Mafia: Arrestato In Spagna Capo 'Ndrangheta Giuseppe Utzeri

ASCA-AFP) - Madrid, 2 mar - Un ex poliziotto e guardia del corpo dell'ex ministro del Lavoro e della Previdenza sociale Gianni De Michelis, ritenuto ''uno dei principali capi'' della 'ndrangheta, e' stato arrestato in Spagna. Lo ha annunciato la polizia locale. Giuseppe Utzeri, 48 anni, e' stato fermato nella Costa del Sol, a Marbella. Il Marocco aveva spiccato un mandato d'arresto internazionale nei suoi confronti per traffico di droga. Secondo la polizia spagnola l'uomo ''e' ritenuto dalle autorita' italiane uno dei principali capi di un'organizzazione mafiosa calabrese'' e potrebbe ''essere legato alla scomparsa e all'omicidio nel 1997 di Salvatore Nigro a Roma''. Utzeri, aggiunge la polizia spagnola, era ricercato anche in Spagna per la sua ''presunta partecipazione nel 2003 all'omicidio di uno spagnolo ad Almeria''.

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