sabato 21 marzo 2009

Vittime della Mafia Napoli 2009


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In migliaia in piazza a Napoli per commemorare le vittime della mafia

Sono gia' migliaia le persone in piazza a Napoli per la manifestazione in ricordo delle vittime di mafia e camorra indetta dall'associazione 'Libera'. A sfilare sul lungomare Caracciolo giovani, istituzioni e i parenti delle vittime della criminalita' organizzata.
Nel corso della marcia sono letti ininterrottamente i nomi di oltre 900 tra semplici cittadini, magistrati, giornalisti, appartenenti alle forze dell'ordine, sacerdoti, imprenditori, sindacalisti, esponenti politici e amministratori locali uccisi da mafia e camorra nel corso degli anni. In corteo anche rappresentanti sindacali e una
delegazione dello stabilimento Fiat Auto di Pomigliano d'Arco.
Ad aprire il corteo, che don Luigi Ciotti, leader di 'Libera' ha definito un 'camminare insieme', oltre 500 familiari delle vittime delle mafie in rappresentanza di un coordinamento di circa 3mila familiari. A Napoli anche gruppi, arrivati a bordo di pullman, di numerose delegazioni di regioni italiane. Ma a sfilare ci sono anche rappresentanti di 30 paesi che sono venuti a Napoli in segno di solidarieta'.
"Questa manifestazione e' un segno fortissimo, significa da un lato che Napoli ha sofferto per la Camorra e dall'altro che e' un segno di riconoscimento della capacita' che Napoli ha di reagire - ha detto il sindaco partenopeo Rosa Russo Iervolino - Napoli ha la forza per uscire da questa situazione. La politica deve ritrovare il senso di servizio e comunita', la volonta' e l'entusiasmo di fare qualcosa che serva a tutti". Per il presidente della Provincia di Napoli, Dino Di Palma, invece, oggi"e' un grande giorno in cui istituzioni, cittadini e associazioni dimostrano che, lavorando insieme, si puo'".

Una folla enorme sfila in via Caracciolo insieme a Libera e ai familiari di 500 vittime della criminalità. Provengono da trenta Paesi del mondo e da tutte le regioni italiane. Ieri la veglia in Duomo, presente il segretario Pd Franceschini. Il cardinale Sepe indossa la stola di don Diana e tuona: «Malavitosi, convertitevi»
Comincia con l'inno d'Italia la marcia del 21 marzo a Napoli, per la quattordicesima giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime delle mafia. Lo hanno cantano i familiari delle vittime della criminalità organizzata, in testa ad un corteo che raggiungerà piazza del Plebiscito. Migliaia di persone hanno già affollato il lungomare napoletano: provengono da trenta Paesi del mondo e da tutte le regioni italiane.

"Migliaia e migliaia di persone sono qui oggi per un abbraccio alla città - dice don Luigi Ciotti, presidente nazionale dell'associazione Libera che ha promosso la tre giorni dedicata all'antimafia - è un segno di attenzione a chi si impegna tutti i giorni contro la criminalità organizzata. Oggi siamo qui per ripetere che occorrono meno parole e più fatti".

A Napoli sono arrivate 1500 persone dal Piemonte, mille dalla Sicilia, a bordo di due navi, 300 dalla Toscana, 800 autobus di studenti delle scuole di tutto il Paese, negli alberghi partenopei sono stati ospitati la notte scorsa 480 familiari delle vittime, gli stessi che aprono il corteo di Libera, esponendo le fotografie dei loro cari scomparsi.

Da tutta Italia treni e pullman per Napoli
Giovani, studenti, anziani, scuole, associazioni e parrocchie. Da tutta Italia per particapare alla XIV edizione della “Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime delle mafie”, organizzata dalle associazioni Libera e Avviso pubblico, che quest'anno si terrà a Napoli, il 21 marzo. Un evento importante per il quale si prevede la partecipazione di 100mila persone da tutt'Italia e che ha visto compiere con diverse manifestazioni e con presenze significative, (oltre al presidente e fondatore don Luigi Ciotti, numerosi esponenti del mondo della magistratura, delle istituzioni, dell'associazionismo) i «cento passi» che convoglieranno nella giornata del 21 marzo, primo giorno di primavera, il simbolo della speranza che si rinnova, scelta da libera per riunire dal 1995 i familiari delle vittime innocenti della criminalità organizzata che hanno trovato la forza di risorgere dal loro dramma, trasformando il dolore in uno strumento concreto, non violento, di impegno e di azione di pace.

Il primo appuntamento dei tre giorni conclusivi (19, 20 e 21) è si è svolto a Casal di Principe, terra di camorra e per tanti anni regno incontrastato dei Casalesi, dove il 19 marzo 1994 è morto per mano della camorra don Giuseppe Diana nella sacrestia della chiesa di cui era parroco. Si stava preparando a celebrare la messa, quando quattro proiettili ne hanno spento per sempre la voce. Una voce che predicava e denunciava, che ammoniva ma sapeva anche sostenere. «Un uomo, un sacerdote che sapeva uscire dalla sacrestia e scendere dall'altare per andare incontro alle persone, rinnovando un'autentica comunione - dice di lui don Luigi Ciotti - al di là delle etichette don Peppino era un prete e basta. semplicemente un uomo di chiesa, come ebbe modo di ribadire, quando lo etichettavano sbrigativamente prete anticamorra».

Da Torino

Partirà dalla stazione Porta Nuova il treno speciale per Napoli. Realizzato grazie al contributo della Regione Piemonte, vedrà la partecipazione di una delegazione di 1.400 persone dell'associazione Libera. In partenza anche dieci pullman speciali. Nell'ambito della stessa celebrazione è stata indetta un'assemblea venerdì alle 17, al Teatro Carignano. Sono previsti gli interventi del sindaco di Torino Sergio Chiamparino, del presidente delal Provincia Antonio Saitta e della presidente della Regione Piemonte Mercedes Bresso. Saranno presenti anche alcuni familiari di vittime di mafia e la rete Torino Sistema Solare, con Max Casacci dei Subsonica e altre personalità del mondo della notte torinese, per presentare il videoclip “Mafia Spa” (con musiche di Postalmarket, regia di Luca Lumaca) e la campagna “La mafia non paga la crisi”, azione di disturbo contro il consumo di cocaina.

Dalla Toscana

Domani a Napoli saranno almeno un migliaio, in massima parte studenti, presenti all’iniziativa di Napoli promossa da Libera e Avviso Pubblico. Dalla Toscana partiranno 13 pullman, ci saranno 17 classi delle scuole superiori. L'iniziativa è stata presentata a Firenze dalla coordinatrice di Libera Toscana, Vanna Van Straten, che ha ricordato, spiega una nota «l'importanza di questa giornata che ogni anno, in una città ad alta concentrazione mafiosa, vuole ricordare le vittime della mafia e rinnovare l'impegno di cittadini, organizzazioni e istituzioni alla lotta contro l'illegalità». Dalla Toscana partiranno 13 pullman, con 8 scuole medie superiori, per un totale di 17 classi. Al corteo di sabato parteciperà anche il presidente del consiglio comunale di Firenze, Eros Cruccolini; il Comune invierà il gonfalone della città. Alla conferenza stampa ha partecipato anche il procuratore aggiunto a Firenze, Giuseppe Soresina, che, spiega la nota di Libera, ha sottolineato l'importanza di iniziative di questo genere anche per la magistratura «che certo non vive un momento facile». La nota aggiunge che per Soresina «alle difficoltà di carattere tecnico, per cui anche le auto della Procura sono ferme, si sommano quelle di carattere politico, visto che negli ultimi anni, dal 1990 a oggi, una serie di interventi legislativi ha reso l'operato della magistratura più difficile». «Anche Claudio Vanni, di Unicoop Firenze, e l'assessore all'istruzione del Comune di Firenze, Daniela Lastri, - conclude la nota - hanno sottolineato l'importanza di 'educare alla legalità».

Da Ercolano


Contro la camorra e per una società più giusta: così a Ercolano (Napoli) scuole, associazioni e parrocchie si preparano alla giornata della legalità. Il mondo dell'associazionismo e della scuola si ritroverà in piazza a Napoli sabato con “I cento passi... l'impegno di Ercolano contro le camorre e le mafie”. Una delegazione dell'amministrazione comunale sarà presente alle 9.30 alla Rotonda Diaz per l'appuntamento clou in piazza del Plebiscito: qui sarà ubicato lo stand di “Radio Siani” e “Radio Onda Pazza” presso i quali sarà possibile lasciare un messaggio, un segno dell'impegno contro le mafie per la pace e la legalità. «I messaggi - dice il sindaco di Ercolano, Nino Daniele - saranno trasmessi in onda su Radio Siani la settimana prossima, con la partenza delle trasmissioni via web». In concomitanza con la manifestazione di Napoli, nella sala consiliare del comune di Ercolano e in alcune scuole saranno letti i nomi delle vittime innocenti di mafia. L'impegno per la legalità chiamerà di nuovo a raccolta le scuole ercolanesi mercoledì 25 marzo al MAV. Alle 10.30 sarà rappresentato lo spettacolo teatrale “La Ferita” - presente indicativo voci contro la camorra per la drammaturgia e regia di Mario Gilardi. La kermesse rientra nella II edizione di Teatri della Legalità, Scuole Aperte per iniziativa della Regione Campania.

Sinistra e libertà

Anche Sinistra e Libertà «aderisce pienamente» alla giornata della memoria: alla manifestazione in programma a Napoli sabato 21 sarà presente una delegazione composta tra gli altri da Nichi Vendola, Claudio Fava, Marco Di Lello, Dino di Palma. In una lettera inviata a Libera e a don Ciotti, Sinistra e Libertà sottolinea: «Il vostro impegno non solo è prezioso ma fondamentale per squarciare il velo di omertà e di disinteresse che ancora oggi attraversa la società e la politica italiana. Le organizzazioni mafiose in questi anni hanno prodotto un salto di qualità notevole: sono diventate veri e propri protagonisti dell'economia reale, capaci di mettere sotto scacco la politica e di orientare pienamente i processi di globalizzazione finanziaria. La lotta alla criminalità organizzata non può diventare quindi un semplice accessorio: deve essere un elemento distintivo di chi fa politica. Le forze politiche che hanno dato vita a Sinistra e Libertà sono impegnate da tempo su questo fronte e in tutte quelle realtà dove la presenza dello Stato e della legalità vengono considerate sistematicamente un opzione secondaria. Per queste semplici ma sempre valide ragioni, saremo in piazza sabato 21 marzo con voi e con tanti altri a Napoli».

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