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mercoledì 4 marzo 2009
Le nomine d'oro di Raffaele Lombardo
Le nomine d'oro di Raffaele Lombardo
CATANIA - La magistratura ha aperto un'inchiesta sugli incarichi assegnati dall'ex presidente della Provincia di Catania, Raffaele Lombardo ed attuale governatore della Sicilia.
La Guardia di Finanza ha acquisito tutti gli atti relativi alla raffica di nomine di dirigenti a contratto, di consulenti, di collaboratori, disposte da Lombardo nel periodo in cui ha guidato l'ente etneo, dal giugno del 2003 sino a febbraio del 2008, prima di dimettersi per candidarsi alla Regione.
Ottantadue gli incarichi attribuiti in quel periodo, per un totale di due milioni 269 mila euro. Le indagini, affidate al pm Alessandra Chiavegatti, sono coordinate dal procuratore capo Vincenzo D'Agata. Si tratta, per il momento, racconta il quotidiano "Repubblica", dell'apertura di un fascicolo di "atti relativi" e non è stato emesso alcun avviso di garanzia.
"È un'indagine avviata dopo un esposto - dice oggi il procuratore - il sequestro degli atti è un atto dovuto". I magistrati stanno verificando se i membri dello staff o gli esperti prescelti fossero in possesso dei titoli richiesti e se la loro assunzione fosse motivata da esigenze d'organico.
L'attività istruttoria, dicono in Procura a Catania, è cominciata con la pubblicazione sul sito web Il dito.it di un elenco di una lista di 220 atti con cui Lombardo ha assunto, incaricato o riconfermato altrettanti consulenti, collaboratori, esperti. Per una spesa complessiva di 4 milioni 3mila 707 euro. Professori, dottori, laureati a vario titolo, avvocati, ma anche tanti senza titolo accademico.
Lombardo: "Fiducia nella magistratura". "Dopo più di otto mesi dall'avvio della successione alla presidenza della Provincia di Catania, tornano d'attualità una serie di false notizie già usate ad abusate, pubblicate su un sito internet dall'orientamento partitico ben definito". Lo afferma una nota di palazzo d'Orleans dopo le notizie sul sequestro di alcuni documenti alla Provincia regionale di Catania, "relativi all'attività della Giunta presieduta da Raffaele Lombardo", oggi presidente della Regione.
"Per approfondire questa vicenda e l'attività relativa a ogni ramo dell'amministrazione - aggiunge - il presidente Lombardo si affida con incondizionata fiducia all'attività della magistratura". "L'occasione è data dall'indagine giudiziaria obbligatoriamente avviata a Catania - aggiunge - sulla cui portata risulta illuminante il comunicato diffuso oggi dalla Procura della Repubblica".
"Nelle cronache di oggi si affastellano dolosamente, allo scopo di suscitare scandalo, notizie - prosegue - su nomine ed incarichi relativi alla direzione dei servizi e degli uffici, delle segreterie particolari degli assessorati, degli incarichi di collaborazione temporanea, delle nomine dei rappresentanti della provincia negli enti e nelle società partecipate".
"Tutti incarichi e nomine a tempo determinato. - prosegue la nota - Tutti dotati di copertura finanziaria. Tutti ampiamente collocati nell'ambito della pianta organica dell'ente. Tutti di competenza, per legge, del presidente della Provincia".
"Sono stati inventati compensi milionari e screditate personalità che anch'esse - con il presidente Lombardo - adiranno le vie legali per - sostiene la nota - tutelare il loro nome, perseguire i reati compiuti e richiedere il risarcimento del danno prodotto".
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