Pesi e misure a piacere LEGGE 45-2001
'Ndrangheta, Mantovano: "infondata la protesta di Masciari"
"A fronte della protesta di Giuseppe Masciari contro la presunta mancata attuazione della sentenza del Tar Lazio, pubblicata il 23 gennaio 2009, va ricordato che con delibera del 24 aprile 2008, la Commissione centrale sui programmi di protezione, all'epoca presieduta dall'onorevole Marco Minniti, ha disposto per la definizione del fallimento la corresponsione di 1.293.418,60 euro, per la capitalizzazione 287.200 euro, per il danno biologico 25.287 euro per Masciari e 39.760 euro per la moglie, e ha stabilito l'erogazione di 1.639.131,88 euro a titolo di mancato guadagno". Lo afferma il sottosegretario all'Interno, e presidente della Commissione centrale sui programmi di protezione,
Alfredo Mantovano. Mantovano, che si riferisce alla vicenda del testimone di giustizia Pino Masciari, l'imprenditore vibonese che ha denunciato i suoi estorsori, in sciopero della fame, aggiunge poi che "è stata confermata anche la somma elargita in precedenza alla moglie (pari a 388.631.000 lire). La somma complessiva stanziata in favore di Masciari ammonta pertanto, tenuto conto anche di voci riguardanti i figli, a 3.685.508,64 euro.
Masciari non ha accettato queste somme, e ha impugnato al Tar la delibera, così provocandone la sospensione, come prevede la legge". "Va aggiunto -prosegue Mantovano- che il Commissario Antiracket ha elargito ulteriori 1.549.370,69 euro a titolo di mancato guadagno alla Società 'Masciari Francesco e Figli sas' che, sulla base di quanto riferito dallo stesso Masciari in più circostanze, era di fatto da lui gestita. L'erogazione complessiva supera quindi i 5 milioni di euro".
"Il Tar del Lazio, con sentenza del 23 gennaio 2009, ha rigettato -sottolinea Mantovano- proprio su questi punti il ricorso proposto da Masciari, osservando che 'sfuggono al Collegio (…) le ragioni per le quali la messa in disponibilità, nei suoi soli confronti, di una somma complessiva prossima a due milioni di euro (…) sia ritenuta inidonea al finanziamento di un progetto di reinserimento lavorativo (…)'.
E' ovvio che i due milioni di euro sono a esclusione della somma destinata alla chiusura del fallimento, di quelle corrisposte alla moglie e per i figli, e di quella erogata dal Commissario antiracket". "Non è mai venuta meno -conclude Mantovano- la tutela personale di Masciari, che continua a essere assicurata in virtu' della sua permanenza nel programma di protezione. Se in questo momento egli non appare in compagnia di personale delle Forze di Polizia e' perché ha rifiutato il personale medesimo, o non ha reso noto i suoi spostamenti al Servizio di protezione, come e' solito fare. La Commissione ha anche da tempo disposto l'audizione di Masciari e della moglie per il giorno 14 maggio 2009". (Adnkronos)
'Ndrangheta, Mantovano: "infondata la protesta di Masciari"
Alfredo Mantovano. Mantovano, che si riferisce alla vicenda del testimone di giustizia Pino Masciari, l'imprenditore vibonese che ha denunciato i suoi estorsori, in sciopero della fame, aggiunge poi che "è stata confermata anche la somma elargita in precedenza alla moglie (pari a 388.631.000 lire). La somma complessiva stanziata in favore di Masciari ammonta pertanto, tenuto conto anche di voci riguardanti i figli, a 3.685.508,64 euro.
Masciari non ha accettato queste somme, e ha impugnato al Tar la delibera, così provocandone la sospensione, come prevede la legge". "Va aggiunto -prosegue Mantovano- che il Commissario Antiracket ha elargito ulteriori 1.549.370,69 euro a titolo di mancato guadagno alla Società 'Masciari Francesco e Figli sas' che, sulla base di quanto riferito dallo stesso Masciari in più circostanze, era di fatto da lui gestita. L'erogazione complessiva supera quindi i 5 milioni di euro".
"Il Tar del Lazio, con sentenza del 23 gennaio 2009, ha rigettato -sottolinea Mantovano- proprio su questi punti il ricorso proposto da Masciari, osservando che 'sfuggono al Collegio (…) le ragioni per le quali la messa in disponibilità, nei suoi soli confronti, di una somma complessiva prossima a due milioni di euro (…) sia ritenuta inidonea al finanziamento di un progetto di reinserimento lavorativo (…)'.
E' ovvio che i due milioni di euro sono a esclusione della somma destinata alla chiusura del fallimento, di quelle corrisposte alla moglie e per i figli, e di quella erogata dal Commissario antiracket". "Non è mai venuta meno -conclude Mantovano- la tutela personale di Masciari, che continua a essere assicurata in virtu' della sua permanenza nel programma di protezione. Se in questo momento egli non appare in compagnia di personale delle Forze di Polizia e' perché ha rifiutato il personale medesimo, o non ha reso noto i suoi spostamenti al Servizio di protezione, come e' solito fare. La Commissione ha anche da tempo disposto l'audizione di Masciari e della moglie per il giorno 14 maggio 2009". (Adnkronos)
Nessun commento:
Posta un commento