giovedì 21 novembre 2013

Siracusa, gli imprenditori vittime del racket

Gradone: risarcimenti per un milione


di GASPARE URSO
SIRACUSA. Risarcimenti per un milione di euro in un solo anno ai commercianti che hanno denunciato il racket delle estorsioni. È partendo dai numeri che il prefetto Armando Gradone ha voluto ribadire, ancora una volta, che «lo Stato c’è e non lascia solo chi decide di ribellarsi». Da Sortino, in questo senso, è arrivato l’ultimo esempio con la consegna, ieri mattina, del decreto del commissario straordinario del governo al titolare dell’agriturismo «Villa Carruba», Beppe Cannata, l’attività danneggiata gravemente da un attentato incendiario lo scorso mese di febbraio. «È un momento importante - ha detto Gradone - perché segna una vittoria della ribellione della società civile. Lo Stato è presente e consente con atti concreti di riavviare le attività». Il prefetto ha anche ribadito come ancora una volta sia stato dimostrato che «l’alleanza tra istituzioni, associazioni e società paga e porta a risultati concreti». Grazie proprio alla collaborazione delle vittime dell’attentato incendiario, le forze dell’ordine hanno poi arrestato gli uomini ritenuti responsabili del rogo.
 
Uno degli effetti è proprio il risarcimento ottenuto dal titolare dell’attività. Non è un caso se l’agriturismo già dallo scorso mese di luglio ha riaperto regolarmente al pubblico. «Nel 2012 - ha detto Gradone - dallo Stato sono stati versati poco più di 100 mila euro. Quest’anno arriviamo a un milione di euro a fronte di un numero di episodi rimasto sostanzialmente invariato visto che siamo passati da otto a nove». All’incontro anche Mauro Magnano presidente regionale della Federazione antiracket, ma anche vittima, sempre a febbraio, di un altro attentato incendiario, sempre a Sortino. In questo caso l’incendio danneggiò l’abitazione di Magnano. «Il racket è la mafia - ha detto Magnano - e serve per il controllo del territorio. È fondamentale che a Sortino dopo i fatti di febbraio ci sia stata una mobilitazione di tutta la comunità e che al processo si siano costituti parte civile il Comune, la Camera di commercio, la Cna le associazioni antiracket. I risarcimenti arrivati dallo Stato dimostrano ancora una volta che denunciare paga sempre». Il sindaco di Sortino, Enzo Buccheri ha poi sottolineato come «ribellarsi alla criminalità organizzata sia nel Dna di Sortino e questa vicenda lo ha dimostrato ulteriormente».

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