A Rossano violenze e minacce per ottenere voti
Secondo le risultanze dell'indagine della Dda la cosca Acri-Morfò, sgominata questa mattina dall'operazione dei carabinieri con 23 arresti tra cui anche un consigliere comunale, avrebbe fortemente condizionato le elezioni comunali del 2011 arrivando ad usare violenza e minacce per indirizzare il voto su alcuni candidati
ROSSANO (CS) – Le elezioni comunali di Rossano del 2011 sarebbero state condizionate dalla cosca della 'ndrangheta 'Acri-Morfò'. È quanto emerge dalle indagini della Dda di Catanzaro che hanno portato all’arresto di 23 persone ritenute esponenti della cosca. Tra gli arrestati c'è anche il consigliere comunale Ivan Nicoletti, del Pdl, posto ai domiciliari. Tra i reati contestati ad alcuni degli arrestati c'è anche quello di violenza e minacce per costringere gli elettori ad esprimere il loro voto per uno specifico candidato. In particolare, secondo quanto ricostruiscono gli inquirenti, in occasione delle elezioni comunali del 2011 alcuni componenti della cosca di 'ndrangheta avrebbero avvicinato numerosi elettori, raggiungendoli anche nelle loro abitazioni, costringendoli ad accordare la loro preferenza elettorale in favore di Ivan Nicoletti, avvocato e candidato al Consiglio comunale tra le fila del Pdl. Nicoletti è accusato di concorso esterno in associazione mafiosa. Gli inquirenti ritengono che Nicoletti avesse stretti legami con esponenti della cosca, ed in particolare con Isidoro Morfò. Dalle indagini è emerso anche che un elettore di Rossano è stato picchiato per costringerlo a votare per Nicoletti. Quest’ultimo, secondo gli inquirenti, durante la campagna elettorale si sarebbe più volte informato con gli esponenti della cosca circa il procacciamento dei voti. Stamane la Dda di Catanzaro ha compiuto anche una perquisizione nei confronti di Nicoletti.
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