mercoledì 9 ottobre 2013

L'omicidio di Simonetta, 11 anni: il killer pentito avrà lo sconto.

 «Ho un macigno sulla coscienza»



Salerno. Il pentito di camorra Antonio Pignataro ha confermato stamattina dinanzi al Gup del tribunale di Salerno Sergio De Luca, di aver partecipato all'omicidio di Simonetta Lamberti, figlia dell' allora procuratore della Repubblica di Sala Consilina, Alfonso Lamberti, uccisa il 29 maggio 1982. Il gup, su richiesta del suo avvocato, ha accordato a Pignataro il rito abbreviato, ed ha aggiornato l'udienza all' 8 gennaio 2014. Pignataro nel corso dell' udienza ha chiesto perdono ed ha consegnato una lettera ai familiari di Simonetta Lamberti.

Negli ultimi mesi al pm della Dda di Salerno Vincenzo Montemurro ha raccontato quanto accaduto il 29 maggio 1982 ed ha espresso la volontà di «liberarsi di un macigno».

Anche stamattina ha confermato di aver preso parte a quell'agguato, che suscitò grande indignazione. Simonetta Lamberti tornava a casa con il padre a Cava de 'Tirreni, dopo una giornata trascorsa al mare.

Nel corso dell'udienza la mamma di Simonetta, Angela Procaccini, ed i suoi tre figli si sono costituiti parte civile. A Salerno è giunto anche Don Luigi Ciotti, presidente dell'associazione Libera. «Sono qui per un atto d'amore e di responsabilità - ha detto - voglio stare vicino ad Angela e alla figlia Serena. Anche perché oggi si comincia a ricostruire un percorso di verità». Don Ciotti ha ricordato che «il 70% delle famiglie delle vittime delle mafie non conosce ancora la verità nel nostro Paese».

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